Studenti contro il governo, scontri a Torino e 15 poliziotti feriti
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GRAMMA Studenti in piazza in tutta Italia da Milano a Napoli per il "No Meloni day atto II". A Torino momenti di tensione quando i manifestanti sono venuti a contatto col cordone di sicurezza delle forze dell'ordine davanti alla Prefettura, in piazza Castello. Alcuni ragazzi sono stati respinti mentre tentavano di raggiungere il portone dell'edificio. Un ordigno artigianale è stato lanciato tra gli agenti e 15 poliziotti dei reparti mobili sono stati curati al pronto soccorso per il contatto con esalazioni urticanti. (Avvenire)
La notizia riportata su altri media
Le telecamere di Local Team hanno immortalato il momento in cui un agente di polizia in tenuta antisommossa sembra fare uno sgambetto a uno studente in un momento concitato della protesta. I disordini si sono verificati davanti alla Prefettura, in piazza Castello. (Il Fatto Quotidiano)
Esposte anche delle bandiere palestinesi al grido 'Free, free Palestine'. Poco prima, il corteo degli studenti si è scontrato contro le file della polizia di fronte alla Prefettura. (ilmessaggero.it)
Traffico bloccato in città per il corteo per la Palestina organizzato dai collettivi delle scuole superiori torinesi. Gli studenti hanno imboccato via XX Settembre per poi arrivare su via Roma e percorrere piazza San Carlo. (Corriere della Sera)
Sono tornati in piazza gli studenti nel giorno dello “sciopero” nazionale organizzato dall'Unione degli Studenti, Link - Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. Con lo slogan “Vogliamo Potere,” a migliaia i ragazzi hanno chiesto “una scuola pubblica, gratuita, inclusiva e libera da logiche di sfruttamento, subordinazione al mondo del lavoro e al militarismo, capace di rispondere ai bisogni di chi la vive”. (la Repubblica)
La contestazione più “calda” a Torino, dove si sono verificati contatti tra i ragazzi e il cordone di sicurezza delle forze dell'ordine ci sono stati davanti alla Prefettura, in piazza Castello. (L'Unione Sarda.it)
Con le elezioni regionali alle porte in Umbria ed Emilia-Romagna, gli attacchi e gli scambi di accuse tra Elly Schlein e Giorgia Meloni si fanno di giorno in giorno più frequenti. Dallo scontro in Europa sulle nomine dei vicepresidenti della Commissione al corteo fascista di Bologna, fino ad arrivare alle proteste degli studenti. (Open)