Panini rubati, cori e disprezzo per i lavoratori: così i Pro Pal hanno assaltato il fast-food di Torino
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La piazza di Torino di questa mattina per il No Meloni Day è stato solo l'ennesimo pretesto di guerriglia urbana per i centri sociali. Lo dimostrano i quasi 20 agenti feriti, raggiunti da un ordigno al cloro che li ha intossicati, ma anche le violenze perpetrate dagli "studenti" nei confronti dei lavoratori del Museo Nazionale del Cinema, ospitato all'interno della Mole Antonelliana che hanno "occupato" e i lavoratori di Burger King, assaliti e umiliati durante uno degli assalti. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Stavolta non c’era il pretesto di altre iniziative in corso né soggetti cui contrapporsi ma a essere presi di mira sono stati i palazzi delle Istituzioni e a essere aggrediti gli operatori delle Forze di polizia schierati a loro difesa. (Agenzia askanews)
Esposte anche delle bandiere palestinesi al grido 'Free, free Palestine'. Poco prima, il corteo degli studenti si è scontrato contro le file della polizia di fronte alla Prefettura. (Corriere TV)
Giornata di scontri a Torino, dove oltre 200 studenti hanno manifestato per il "No Meloni day", in protesta verso la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. Manifestazioni si sono tenute in tutta Italia. (Euronews Italiano)
“Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi“. A Roma, Torino, Milano, Genova, Padova, Napoli, Palermo, Cagliari e in tante altre città universitari e liceali hanno dato vita a “No Meloni day atto II“, la manifestazione organizzata dall’Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. (Il Fatto Quotidiano)
Ancora per mano di sedicenti “studenti”, trasformatisi in violenti che inneggiano alla Palestina e bruciano fantocci del ministro Giuseppe Valditara. In occasione del No Meloni Day in corso in tutta Italia, organizzato dall’Unione degli Studenti, Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza, non sono mancati momenti di tensione. (Nicola Porro)
Striscioni, slogan, flash mob, cori, lanci di vernice e poi i fantocci del ministro Giuseppe Valditara bruciati, le mani sporche di rosso come fosse sangue, le foto della premier Giorgia Meloni stracciate. (la Repubblica)