Come raggiungere 1.300 miliardi di dollari in finanza climatica
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La sfida chiave di COP29 è il NCQG, acronimo per New Collective Quantified Goal (Nuovo obiettivo quantificato globale): la cifra che i Paesi più sviluppati dovranno stanziare per permettere a quelli in via di sviluppo di affrontare gli effetti della crisi climatica e ridurre le proprie emissioni. Gli autori del Terzo rapporto del gruppo di esperti indipendenti sulla finanza climatica, Amar Bhattacharya, Vera Songwe and Nicholas Stern hanno stabilito che l’NCQG dovrebbe impegnare i Paesi sviluppati a fornire almeno 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2030 e 390 miliardi di dollari all'anno entro il 2035. (Corriere della Sera)
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Le piccole isole e i paesi più poveri abbandonano la stanza e denunciano di non essere stati consultati sull’ultima versione del testo. Anche i Paesi più poveri respingono la nuova offerta di 300 miliardi l’anno per finanziare la transizione e adattarsi alla crisi climatica. (Sky Tg24 )
I dimostranti stanno in silenzio con cartelli dalle scritte "Alzatevi" e "Pagate" mentre i delegati arrivano per la plenaria di chiusura della COP29. (Tiscali Notizie)
Alla Cop29 di Baku i paesi sviluppati hanno alzato a 300 miliardi all’anno la loro proposta per il fondo di aiuti climatici ai paesi in via di sviluppo (ieri avevano proposto 250), ma i paesi meno vulnerabili ritengono che questi soldi siano pochi. (Open)
Per l'esperto Jacopo Bencini, nei confronti dei sempre più numerosi conflitti come in quello del riscaldamento globale, il mondo è paralizzato da una sorta di negazione. (Avvenire)
A differenza dell’anno scorso, quando a Dubai, pur fuori tempo massimo, si firmò lo storico accordo sul “transitioning away dalle fonti fossili“, stavolta non si farà la storia. Questo è certo. L’accordo sulla finanza per il clima, se ci sarà, sarà al ribasso: 300 miliardi di dollari all’anno di aiuti dai Paesi ricchi a quelli poveri per adattamento e mitigazione, contro i 1.300 inizialmente richiesti e ritenuti indispensabili dai Paesi emergenti e in via di sviluppo di G77+Cina. (Vaielettrico.it)
Ecco i punti principali dell'accordo: Era il punto più atteso del vertice: quanto dovranno fornire ai Paesi in via di sviluppo 23 Paesi sviluppati e l'Unione europea, designati nel 1992 come storicamente responsabili del cambiamento climatico? "Almeno 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2035", stabilisce l'accordo di Baku, fissando questo "nuovo obiettivo collettivo" in sostituzione del precedente di 100 miliardi all'anno. (Italia Oggi)