Morto Elio Pandolfi, l’attore e doppiatore aveva 95 anni: una lunga carriera tra cinema, radio e tv

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

È morto questa notte nella sua casa romana l’attore Elio Pandolfi.

Aveva 95 anni.

Attore, doppiatore, cantante, Pandolfi era nato nella capitale il 17 giugno del 1926.

Il grande pubblico lo ricorda soprattutto per i tanti anni in coppia con Antonella Steni e per i grandi varietà come Studio 1 con Mina.

L’ultima volta in palcoscenico, nel 2019 a Roma in “Io mi ricordo” con Riccardo Castagnari e la regia di Paolo Silvestrini

(Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il grande pubblico lo ricorda per i tanti anni in coppia con Antonella Steni e per i grandi varietà come Studio 1 con Mina. Tra i più grandi doppiatori italiani, con oltre 500 film all'attivo, è stato la voce anche di Stanlio della coppia Laurel & Hardy. (AreaNapoli.it)

Luchino Visconti lo scelse per interpretare il ruolo del cantante castrato nello spettacolo L'impresario delle Smirne, insieme a Rina Morelli. Negli anni 1960 e 1970, Elio Pandolfi doppiò inoltre Daffy Duck, come la seconda voce nei cortometraggi dei Looney Tunes e Merrie Melodies. (Corriere dello Sport.it)

Tutti voglio sapere chi è Natale Orioles, il figlio di Elio Pandolfi, l’attore e doppiatore che si è spento all’età di 95 anni nella sua città natale, Roma, la scorsa notte, tra il 10 e l’11 Ottobre 2021. (Alphabet City)

Per sua stessa volontà non si terranno funerali La sua ultima volta in palcoscenico due anni fa a Roma ne "io mi ricordo" con Riccardo Castagnari e la regia di Paolo Silvestrini. (Notizie Nazionali)

Nato a Roma il 17 giugno 1926, ha svolto un'intensa e varia attivita' nel teatro di prosa e di rivista. Tra i più grandi doppiatori italiani, con oltre 500 film all'attivo, ha dato la voce a Stanlio della coppia Laurel & Hardy. (Video - La Stampa)

Nato a Roma nel 1926, si era diplomato all'Accademia nazionale d'arte drammatica e aveva esordito appena ventiduenne a Venezia come mimo-ballerino in «Les malheurs d’Orphée» di Milhaud per poi entrare, nello stesso anno, con Orazio Costa, al Piccolo Teatro di Roma. (Il Sole 24 ORE)