Addio “key box”, il Ministero dell’Interno mette al bando il check-in da remoto per gli alloggi turistici: ecco cosa cambia
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Insomma, chi gestirà alloggi privati dovrà verificare “de visu” che il documento d’identità corrisponda alla persona che entrerà nella camera o nell’appartamento e le chiavi dovranno passare di mano in mano (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
“La nuova disposizione rischia di suscitare ulteriori difficoltà che si aggiungeranno ai ritardi con i quali le strutture si stanno adeguando alle nuove normative che entreranno in vigore il prossimo 1 gennaio 2025 (in regola appena il 55,90% delle strutture). (La Repubblica)
Con una circolare del 18 novembre, il dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno ha spiegato che le novità riguarderanno tutte le strutture ricettive, ma in particolar modo gli affitti brevi, che è diventato ormai il traino di gran parte dell'economia turistica, anche alla Spezia. (CittaDellaSpezia)
Se ne era parlato già molto al G7 Turismo a Firenze, a novembre, anche con manifestazioni di protesta, e ora, nel mondo bollente degli affitti brevi, arriva la stretta sulle keybox e pulsantiere, utilizzate per consentire ai turisti di procedere con il self check-in quando si arriva in un appartamento, senza la presenza del gestore. (L'HuffPost)
«Stop all'identificazione da remoto degli ospiti delle strutture ricettive a breve termine mediante trasmissione informatica delle copie dei documenti» e all'accesso «negli alloggi con codice di apertura automatizzata, ovvero tramite installazione di key box all'ingresso». (ilmessaggero.it)
Le key box all'ingresso di palazzi e appartamenti destinati alla locazione turistica breve e più in generale il check-in da remoto non soddisfano gli adempimenti, cui sono tenuti i gestori delle strutture, previsti dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. (L'HuffPost)
Leggi tutta la notizia La necessità... (Virgilio)