Franco Bernardo Bergamin, trovato morto nell'armadio: lite per le bollette da pagare Il movente dell’uccisione
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Non voleva pagare le bollette, quindi l’ha ucciso e nascosto nell’armadio. Questo, secondo le prime indagini, sarebbe il movente che ha portato Alessio Battaglia, 40enne di Trieste, a togliere la vita a Franco Bernardo Bergamin, il suo coinquilino di 80 anni, nella casa di Limena, provincia di Padova, dove abitavano. Dopo l’ennesima lite per questioni economiche, l’uomo avrebbe spezzato l’osso del collo della vittima e poi occultato il cadavere in sacchi della spazzatura, circondandolo con bottiglie di profumo nel tentativo di coprire l’odore della decomposizione. (ilmessaggero.it)
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Ospite della vittima da alcuni mesi, Alessio Battaglia si rifiutava di contribuire alle spese, diniego che avrebbe acceso dispute violente tra i due uomini. (Il Giornale Popolare)
Così una signora commenta, osservando l'annuncio della scomparsa di Franco Bernardo Bergamin, 80 anni, operaio in pensione, con l'indicazione che "le esequie del caro Franco verranno comunicate in data da destinarsi", affisso sulla bacheca in piazza San Giorgio di fronte all'omonima chiesa parrocchiale di Tremignon, frazione di Piazzola sul Brenta dov'è originaria la famiglia Bergamin. (ilgazzettino.it)
Alessio Battaglia, 41 anni, ha confessato l'omicidio di Franco Bernardo Bergamin, 80enne di Limena che qualche giorno fa è stato trovato morto e chiuso nell'armadio della sua abitazione, all'interno di due sacchi neri. (La Voce di Rovigo)
«Rantolava a terra, poi è morto e ho nascosto il corpo nell’armadio». Il 41enne triestino era ospite del pensionato, nell’abitazione di Papa Giovanni XXIII a Limena, da almeno un anno. (ilgazzettino.it)
«Rantolava a terra, poi è morto e ho nascosto il corpo nell’armadio». Il racconto Il 41enne triestino era ospite del pensionato, nell’abitazione di Papa Giovanni XXIII a Limena, da almeno un anno. (ilgazzettino.it)
Lo avrebbe guardato spegnersi lentamente sotto i suoi occhi, senza fare nulla per salvargli la vita. Per questo la gip del tribunale di Padova Laura Alcaro ha contestato ad Alessio Battaglia, 41 anni, triestino, l’accusa di omicidio volontario che gli aveva mosso a sua volta anche il pm Marco Brusegan. (Corriere della Sera)