Il Ponte sullo Stretto di Messina e lo studio sismico da rifare: «Rischi da faglie attive»

Il Ponte sullo Stretto di Messina e lo studio sismico da rifare: «Rischi da faglie attive»
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Le prescrizioni della Via del ministero: attenzione anche all'altezza dell'opera e al rischio che alcune navi non passino Il Ponte sullo Stretto di Messina ha il via libera del ministero. Ma i tempi rischiano di slittare. Perché la Valutazione di Impatto Ambientale di 685 pagine impone 62 integrazioni alla società committente. E tra queste lo studio sul rischio sismico. Oltre alla questione dell’altezza dell’opera, che va a impattare su navi da crociera e portacontainer (Open)

Su altri giornali

Esistono grosse criticità in prossimità delle grande aree di stoccaggio dei materiali e delle residenze degli operai. Secondo l'Ordine degli ingegneri prima di avviare i cantieri del ponte occorre creare una viabilità alternativa. (Messina)

«Nel parere favorevole della Commissione di valutazione di impatto ambientale sul ponte di Messina - scrive l’ad Ciucci -, il richiamo a “nuovi studi geologici” consiste in meri “approfondimenti”, non c’è nessun allarme di possibili problemi geologici che possano comportare problematiche di fattibilità dell’opera». (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Ponte e controlli sismici. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra (Avs) e portavoce nazionale di Europa Verde, va ancora all’attacco. E scrive in una nota: “L’amministratore delegato della Società Stretto di Messina vuole far credere agli italiani che il progetto sul piano sismico non presenti lacune. (Tempo Stretto)

Ponte sullo Stretto, quanta acqua servirà ai cantieri e le fonti di approvvigionamento: i dubbi del Ministero sul progetto

Nel parere favorevole rilasciato dalla commissione Via (Valutazione impatto ambientale) si richiedono ulteriori approfondimenti sul pericolo sismico dell’opera e si apre una questione sull’altezza della struttura, che non sarebbe compatibile con gli intendimenti dei costruttori. (Virgilio Notizie)

MESSINA. (Lettera Emme)

Falde in profondità e fiumare superficiali, e ancora approvvigionamento, consumo e riutilizzo della montagna d’acqua (potabile e no) che servirà ad alimentare il gigantesco “cantiere” che sorgerà tra Piale e Cannitello e che verrà utilizzata per la realizzazione del ponte e delle tante opere ad esso collegate. (LaC news24)