Tensioni tra Ue e Serbia dopo il presunto uso di armi soniche a Belgrado
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Mentre continuano le proteste contro le istituzioni della Serbia, l'Ue chiede al presidente Aleksandar Vučić di mostrare un maggiore impegno sui diritti civili e sulla lotta della corruzione PUBBLICITÀ Il governo della Serbia ha tempo fino al 31 marzo per rispondere alle domande poste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) per il presunto uso di un'arma sonica contro i manifestanti davanti al parlamento di Belgrado (Euronews Italiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
PUBBLICITÀ Di Euronews Agenzie: AP (Euronews Italiano)
I manifestanti stanno osservando 15 minuti di silenzio per rendere omaggio alle vittime della pensilina crollata in stazione a Novi Sad, quando l'aria viene rotta improvvisamente da un suono spaventoso e sconosciuto che semina il panico tra i cittadini. (Today.it)
Contro il sistema di potere incarnato dal presidente Vučić scendono in piazza senza tralasciare le iniziative culturali. Tra una manifestazione e l’altra hanno organizzato un festival del cinema alternativo allo storico FEST belgradese: “Abbiamo vissuto per molto tempo con la sensazione che i luoghi che avrebbero dovuto appartenerci non fossero più nostri. (Sky Tg24 )
Politica Il governo serbo è accusato di aver usato un “cannone sonoro”, un’arma illegale, contro i manifestanti di Belgrado (Rivista Studio)
A Belgrado il 15 marzo scorso c’è stata la più grande protesta della storia serba, con centinaia di migliaia di studenti e cittadini nella capitale per una contestazione non violenta, nonostante provocazioni e abusi della polizia. (L'Eco di Bergamo)
Il 15 marzo scorso a Belgrado quando centinaia di migliaia di persone hanno protestato contro il governo serbo e il presidente Aleksandar Vučić, non è stato il “dan D” ovvero il giorno della svolta dopo il quale nulla sarà più lo stesso in Serbia (Valigia Blu)