Ancora Ursula, ma FdI dice no

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Italia Oggi INTERNO

Ursula von der Leyen ha ottenuto la rielezione alla presidenza della Commissione europea con 401 voti a favore, 41 in più dei 360 necessari. Si registra il no di Fratelli d'Italia, che non ha apprezzato la mancata svolta rispetto alla transizione green delineata dalla precedente commissione, e anche della Lega di Matteo Salvini, ampiamente atteso. Da segnalare che non è tramontata assolutamente l'ipotesi che l'Italia ottenga un posto di primo piano, dopo avere avuto per anni l'Economia con Paolo Gentiloni (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri giornali

È l’usato sicuro, Ursula Gertrud Albrecht in von der Leyen, predestinata nata a Bruxelles 66 anni fa, figlia di uno dei primissimi funzionari della futura Ue. STRASBURGO Tedesca sì, ma pure un po’ superstiziosa. (ilmessaggero.it)

Come se volesse essere sicuro che sia sufficientemente chiara la lente attraverso cui leggere la riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, e che questa chiarezza, magari, spazzi via le nubi che si addensano sull’Italia dopo il… C’è una parola che il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ripete più e più volte nel corso dell’intervista: «Stabilità». (La Stampa)

Subito dopo la riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, la notizia più rilevante che esce dall’emiciclo di Strasburgo è che il bis della presidente, per la prima volta nella storia, non ha trovato l’appoggio del governo italiano. (Il Fatto Quotidiano)

Meloni–von der Leyen, chi paga il conto degli errori

E poi intervisterò i candidati a partire da metà agosto». Scriverò una lettera, come ho fatto l’ultima volta, e chiederò la proposta di un uomo e di una donna come candidati. (Corriere della Sera)

"Sono certo che con l'appoggio dei Paesi membri e sotto la sua guida l'Unione sarà in grado di superare le complesse sfide del presente, che richiedono più che mai un'Europa coesa e unita". "In un quadro segnato da sfide di dimensione sempre più globale, sono necessarie coraggiose scelte comuni che consentano all'Europa di rafforzare il suo ruolo di attore fondamentale nello scacchiere internazionale, a tutela di quei valori di pace e sviluppo condiviso che ci uniscono". (Il Messaggero Veneto)

Seduti, con i musi lunghi, mentre alla loro sinistra il resto dell’aula in tripudio regalava la standing ovation a Ursula von der Leyen. I deputati di Fratelli d’Italia a Strasburgo, guidati a distanza dalla premier Giorgia Meloni, sono riusciti a mettere a segno un capolavoro politico. (la Repubblica)