Una settimana e il Tour è già una scorpacciata, tra cronometro e sterrati

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Cyclinside SPORT

Una scorpacciata di Tour de France, un’abbuffata iniziata con antipasto italiano e proseguita con vini francesi. E stiamo ancora guardando il menu per capire quali saranno primo e secondo. Eventuale dolce. Ma non siamo sazi. Il Tour in questa prima settimana lunga quasi due (se prendiamo come via ufficiale il giorno della presentazione delle squadre, a Firenze) ci ha già fatto divertire quasi tutti i giorni. (Cyclinside)

La notizia riportata su altre testate

Io e Pogacar siamo corridori diversi”. Evenepoel riformula un po' le sue dichiarazioni su Vingegaard, che aveva tacciato come uno senza attributi per il suo atteggiamento avuto durante la tappa di Troyes. (Eurosport IT)

Davide Cassani fa le carte ai quattro grandi favoriti del Tour de France 2024 al termine della prima settimana. (SpazioCiclismo)

Per Pogacar, il Tour de France si sta rivelando tutta un’altra storia rispetto al Giro d’Italia, ma lo sapeva. Al primo giorno di riposo della corsa rosa si era presentato con un bottino di 2’40’’ che sono incrementati costantemente nelle tappe successive. (Bicisport)

Tour de France, Remco esagera: Vingegaard merita rispetto

Nove tappe, tre fughe arrivate al traguardo con altrettante vittorie francesi (Bardet, Vauquelin, Turgis), quattro volate (due vinte da Girmay, una a testa da Cavendish e Groenewegen), una cronometro conquistata dal campione del mondo della specialità e una dimostrazione di forza di Pogacar in salita: ecco dieci indicazioni che possiamo trarre dai primi nove giorni della Boucle... (Bicisport)

Il gruppo, reduce dal giorno di riposo, si disimpegnerà tra saliscendi che non sembrano destinati a produrre conseguenze rilevanti: nessun rischio per la maglia gialla Tadej Pogacar. A 10 km dal traguardo, la ‘rampa’ Bruere-Allichamps potrebbe diventare il trampolino per un tentativo individuale o quasi, in alternativa alla volata più che probabile. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Perché? In estrema sintesi, perché gli autori degli attacchi in gruppo sono stati Evenepoel e Pogacar, mentre Vingegaard si è limitato a seguire le loro ruote, senza dare cambi. (Bicisport)