Agenti di moda adescano ragazze per campagne pubblicitarie e le violentano. Due arresti nel Cuneese

Agenti di moda adescano ragazze per campagne pubblicitarie e le violentano. Due arresti nel Cuneese
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La Repubblica INTERNO

Violenza sessuale di gruppo è l'accusa a cui devono rispondere due persone nei confronti delle quali i carabinieri di Alba, nel Cuneese, hanno eseguito questa mattina rispettivamente un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e una agli arresti domiciliari. I fatti risalgono all'aprile del 2023 e si sarebbero protratti fino allo scorso febbraio e hanno riguardato un uomo residente nell'Albese, titolare di un'agenzia di moda che, anche insieme a un suo collaboratore, avrebbe abusato di cinque giovani donne attirate con il pretesto di realizzare servizi fotografici e cinematografici con la scusa della realizzazione di una campagna di sensibilizzazione per la lotta alla violenza sulle donne. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Quali sono… Un video di poco più di un minuto per spiegare il lavoro, le garanzie, i progetti e perché le modelle dovevano rivolgersi alla sua agenzia di moda. (La Stampa)

Il fotografo dell'agenzia e sedicente talent scout, 46enne, è da venerdì in carcere a Torino, accusato di violenza sessuale da cinque ragazze, mentre un suo collaboratore 36enne di Bra si trova agli arresti domiciliari. (Corriere della Sera)

L’uomo è finito in manette con la grave accusa di aver violentato almeno cinque modelle. Parla Stefania Secci, giornalista, modella e influencer di origini cagliaritane, che con la sua denuncia ha portato all’arresto del titolare della MIA Models Italian Academy di Corneliano d’Alba (Cuneo), Paolo Ferrante. (Il Fatto Quotidiano)

Ecco come il titolare dell’agenzia attirava le modelle

Le ho prese sotto la mia ala, spiegando che solo denunciando avremmo potuto fermare una persona pericolosa. «Ho passato ore al telefono con le altre ragazze, piangevamo insieme. (Corriere della Sera)

Indagati un 46enne residente nell’Albese, fotografo dell’agenzia di moda, e un suo collaboratore di 36 anni. I due pare che attirassero giovani nella loro agenzia con il pretesto di dover realizzare servizi fotografici e cinematografici per una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere abusando di loro pure in gruppo. (Quotidiano di Sicilia)

E le violentavano loro. Poi le convincevano a spogliarsi. (La Stampa)