Lusso sotto pressione sui mercati europei dopo risultati LVMH

Lusso sotto pressione sui mercati europei dopo risultati LVMH
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LA STAMPA Finanza ECONOMIA

LVMH Kering L'Oreal Hermes Burberry Moncler, Brunello Cucinelli Salvatore Ferragamo Il settore del lusso è sotto pressione oggi sui mercati europei, dopo che la big franceseha pubblicato ieri sera i numeri preliminari del terzo trimestre . Le vendite si sono contratte del 2%, anche se il fatturato è rimasto saldo sopra la soglia dei 60 miliardi, un indicatore di una discreta tenuta del business a dispetto dell'atteso rallentamento del mercato cinese (LA STAMPA Finanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Guardando alla suddivisione tra i segmenti merceologici, il Fashion & Leather Goods ha registrato un decremento reported del 3% (-1% in termini organici) così come anche Watches & Jewelry, con -5% (-3% su base organica), mentre è cresciuta la sezione Perfumes & Cosmetics con un +2% (+5% a livello organico), insieme al Selective Retailing, a +1% (+6% su base organica). (Wine Pambianco)

Si fa nero il cielo attorno al settore Wines & Spirits di Lvmh, il colosso del lusso francese che sembra ormai aver messo il freno a mano sul fatturato del 2024. Ricavi del cognac che scendono e vendite di bottiglie di champagne sempre più in calo. (Gambero Rosso)

Pesa sui conti del gruppo di Bernard Arnault il calo degli acquirenti cinesi. Sono invece in crescita i mercati Usa, Europa e Giappone. Il gruppo rafforzerà la sua presenza in Italia (FIRSTonline)

Cina, il lusso rimane debole. Effetto limitato per gli incentivi

A Milano sono in deciso ribasso le Brunello Cucinelli, le Moncler e le Ferragamo, quest'ultime all'indomani della pubblicazione delle vendite del terzo trimestre. (Il Sole 24 Ore Radiocor) Titoli del lusso ancora nella bufera delle vendite, risentendo dei timori per il settore che soffre della debolezza dello shopping cinese e dei numeri sui ricavi del terzo trimestre del colosso del settore, Lvmh, giudicati deludenti. (Il Sole 24 ORE)

Una boutique Louis Vuitton a Parigi (ph Federica Camurati) (Milano Finanza)

Il calo emerge, come sempre, dai conti dei big del lusso: Lvmh ha archiviato i primi nove mesi con un -2% a 60,7 miliardi anche per via della consumer confidence in Cina che il cfo Jean-Jacques Guiony ha definito «ai minimi dalla pandemia»; Ferragamo, sempre nei nove mesi, ha registrato ricavi per 744 milioni di euro, in calo del 9,8% a cambi costanti e del 11,9% a cambi correnti, con «la minor propensione all’acquisto dei consumatori, più evidente nell’area Asia-Pacifico, rappresenta il fattore che ha più influito sull’andamento delle vendite», ha detto il ceo Marco Gobbetti. (Il Sole 24 ORE)