Manovra, sconti Ires per 18mila imprese: i requisiti per accedere agli sgravi
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Il governo italiano ha introdotto una misura che mira a incentivare gli investimenti e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso uno sconto sull’Ires. Questa agevolazione fiscale, che entrerà in vigore a partire dal 2025, rappresenta un tassello importante della strategia economica per stimolare la crescita e il rilancio del sistema produttivo. Manovra 2025, ok alla fiducia alla Camera: ecco tutte le misure in arrivo I requisiti Lo sconto sull’Ires sarà accessibile alle imprese che rispetteranno specifici criteri legati a investimenti e occupazione. (Economy Magazine)
Ne parlano anche altre fonti
Requisiti principali: Mantenimento occupazionale, incremento forza lavoro, investimenti in beni strumentali 4.0/5.0, reinvestimento degli utili. L’IRES Premiale è una misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 per incentivare investimenti e occupazione. (Fiscomania.com)
Il testo, ormai, è blindato è avrà l’ok definitivo il 28 dicembre. Rush finale sulla manovra in Parlamento mentre dalla relazione tecnica allegata al testo emergono una serie di dettagli in più sull'impatto delle novità introdotte in Parlamento su cittadini e imprese. (Gazzetta del Sud)
È arrivato l’emendamento dei relatori al disegno di legge di bilancio per il 2025 che mette nero su bianco le regole della cosiddetta IRES premiale, misura che nasce con l’obiettivo di incentivare gli investimenti produttivi e la creazione di nuovi posti di lavoro. (Innovation Post)
Chi si avvarrà dell’Ires al 20% prevista dalla legge di bilancio 2025, dovrà trattenere per cinque anni i cespiti acquistati pena la decadenza del beneficio, non essendo previste clausole di salvaguardia se si effettuano investimenti sostitutivi. (NT+ Fisco)
Con la disposizione si riconosce per il solo periodo d’imposta 2025, a determinati soggetti passivi IRES, al ricorrere di talune condizioni, l’aliquota agevolata del 20 per cento in luogo di quella ordinaria del 24 per cento. (Fiscoetasse)
Sono state identificate 824 mila società di capitali, si legge nella relazione, che trattengono, in aggregato, 195 miliardi di euro a fronte di utili civilistici pari a 301 miliardi (il 65% degli utili è stato accantonato). (MySolution)