Le Pen, il governo francese: "da morto anche il nemico merita rispetto"

Le Pen, il governo francese: da morto anche il nemico merita rispetto
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Il Sole 24 ORE ESTERI

Le Pen, il governo francese: "da morto anche il nemico merita rispetto" 08 gennaio 2025 Parigi, 8 gen. - Da morto "anche il nemico ha diritto al rispetto": lo dice la portavoce del governo francese Sophie Primas, a proposito delle celebrazioni spontanee avvenute ieri sera nelle strde di Marsiglia, di Parigi e di altre città per la morte del leader storico dell'estrema destra Jean Marie Le Pen. Primas ha usato una frase che lo stesso Le Pen aveva scritto dopo la morte dell'ex presidente francese Jacques Chirac, suo acerrimo avversario politico. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

Le Pen capo banda che, adolescente, si scontra con i “rossi” del quartiere Latino, Le Pen militante dell’Action francaise e giovane deputato del movimento di Pierre Poujade (un Guglielmo Giannini più incazzato), “pupillo di Francia” e soldato in Indocina, poi paracadutista e torturatore nella Guerra d’Algeria, primo presidente del Front National e inventore dell’estrema destra europea come la conosciamo oggi, Le Pen il fascista, il razzista, quello che le camere a gas sono «un dettaglio della Storia» e che l’omosessualità è «un’anomalia biologica e sociale». (Il Dubbio)

Bruxelles – All’età di 96 anni, è morto stamattina (7 gennaio) Jean-Marie Le Pen, leader storico dell’estrema destra transalpina che aveva contribuito a creare nella sua forma moderna. (EuNews)

Si vantava di essere «l’uomo più odiato di Francia» e per tanti è stato in effetti il «diavolo della République». Emmanuel Macron gli ha dedicato ieri il più breve dei suoi necrologi, cinque righe, lasciando «alla storia» l’onere di giudicarlo. (ilmessaggero.it)

Jean-Marie Le Pen, un capo-clan «affidato al giudizio della storia»

I Le Pen seppelliscono il patriarca Jean-Marie e, dopo anni di polemiche e divisioni, anche la figlia Marine mette da parte ogni rancore e porge l’estremo saluto al genitore: "Un’età venerabile ci ha portato via il guerriero, ma ci ha restituito nostro padre", ha scritto la leader del Rassemblement National che 10 anni fa, al culmine della crisi nei rapporti col padre, lo espulse dal partito che lui stesso aveva fondato 39 anni prima. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Così lo chiamavano gli avversari più accaniti, che mai gli hanno perdonato l'embrione del tripolarismo in Francia, ingenerato nel sistema dell'Esagono, intralciando il corso dei due storici partiti di governo, quello gollista e quello socialista. (il Giornale)

«Figura storica dell’estrema destra, ha svolto un ruolo nella vita pubblica del nostro paese per circa 70 anni, ormai affidato al giudizio della storia», ha sottolineato un comunicato di poche righe dell’Eliseo. (il manifesto)