Jwst osserva antichissimi ammassi stellari - MEDIA INAF

Jwst osserva antichissimi ammassi stellari - MEDIA INAF

Gli ammassi stellari osservati con il telescopio spaziale James Webb in una galassia a soli 460 milioni di anni dopo il Big Bang potrebbero essere i progenitori degli ammassi globulari che popolano le galassie odierne. È il risultato di un gruppo di ricerca internazionale a cui partecipano anche Eros Vanzella e Matteo Messa dell’Istituto nazionale di astrofisica, pubblicato oggi su Nature Lo studio delle galassie giovani, a poche centinaia di milioni di anni dal Big Bang, è una finestra per comprendere i processi che hanno modellato le galassie nell’universo primordiale. (Media Inaf)

Su altre testate

Il telescopio spaziale James Webb continua a stupire, stavolta conquistando un prezioso bottino di ' gemme cosmiche ': sono cinque antichissimi ammassi stellari , i primi mai visti in una baby galassia a meno di 500 milioni di anni dal Big Bang . (L'Eco di Bergamo)

Viste per la prima volta dal telescopio James Webb, le “Gemme Cosmiche” racchiudono cinque giovani ammassi stellari che forniscono un’eccellente visione delle prime fasi della reionizzazione, il processo cosmologico che ha permesso la nascita delle prime stelle. (Fanpage.it)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Il telescopio Webb ha individuato 5 gemme cosmiche, utili per scoprire le origini dell'universo

Il telescopio spaziale James Webb continua a stupire, stavolta conquistando un prezioso bottino di ' gemme cosmiche ': sono cinque antichissimi ammassi stellari , i primi mai visti in una baby galassia a meno di 500 milioni di anni dal Big Bang . (L'Eco di Bergamo)

Il Telescopio Spaziale James Webb ha individuato cinque antichi ammassi stellari all’interno di una galassia giovanissima, osservata a meno di 500 milioni di anni dopo il Big Bang. Questi ammassi offrono preziosi indizi sull’evoluzione delle galassie durante l’universo primordiale. (Il Sole 24 ORE)

Nel gruppo di scienziati c’è la partecipazione anche di altri illustri nel settore, come Eros Vanzella, Matteo Messa, professionisti dell’Istituto nazionale di astrofisica a Bologna. Partendo da una piccola catena di puntini luminosi, osservati con attenzione, sono state individuate 5 gemme cosmiche che potrebbero essere rivelatrici per scoprire le origini dell’universo. (Lega Nerd)