Morte Maradona, i medici legali durante il processo: «Non aveva assunto né droghe né alcol»

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Il Mattino SPORT

Diego Armando Maradona, morto il 25 novembre 2020, era gravemente ammalato. Ma né alcol né droghe sono state trovate nelle sue urine e nel suo sangue. Lo hanno affermato gli esperti che effettuarono gli esami, interrogati ieri dai magistrati dalla Procura di San Isidro nel corso della prima udienza settimanale. La seconda è fissata giovedì 3 e saranno ascoltate l'ultima compagna di Maradona, Veronica Ojeda, madre di Diego Fernando, e tre sorelle del Pibe: Claudia, Ana e Rita. (Il Mattino)

La notizia riportata su altre testate

"Nessuno dei quattro campioni ha rivelato tracce di alcol, cocaina, marijuana, mdma, ecstasy o anfetamina", ha affermato il biochimico Ezequiel Ventosi. È quanto hanno affermato gli esperti che hanno eseguito l'autopsia e le analisi sul corpo del fuoriclasse argentino, nel corso dell'ultima udienza del processo che vede imputato l'intero staff medico che lo aveva in cura. (La Gazzetta dello Sport)

Le donne hanno brillato maggiormente conquistando il passaggio nella categoria B2. Prestigioso risultato per la scherma cassinate al Campionato Italiano a Squadre. (Frosinone News)

Il tutto arriva dopo la recente nuova udienza sulla morte dell'ex calciatore argentino, morto nel novembre del 2020. Nel corpo del campione, invece, trovate sostanze corrispondenti a farmaci antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici e antinausea. (Diretta)

Ad essere presenti invece nel sangue del Pibe de Oro cinque sostanze corrispondenti a farmaci antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici e antinausea. (Sportmediaset)

Federico Grimaldi 2 aprile 2025 (modifica il 2 aprile 2025 | 10:20) Nuovi sviluppi in merito al decesso del fenomeno argentino, dove sono emerse nuove verità e nuovi dubbi (DerbyDerbyDerby)

Testimonianze choc nella sesta udienza del processo sulla morte di Diego, avvenuta il 25 novembre 2020, presso la terza sezione penale del tribunale di San Isidro. I suoi polmoni erano pieni d'acqua, qualcosa che non può verificarsi in poco tempo ma almeno in dieci giorni». (ilmattino.it)