Ghali svuota il suo profilo Instagram, via l'immagine del profilo e post: l'ipotesi della protesta «anti bavaglio»
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Ghali «ripulisce» la sua pagina Instagram. Il rapper milanese, dalle origini tunisine, ha svuotato il suo profilo da 3,6 milioni di follower da tutti i post (anche la foto profilo è stata tolta), lasciando solo un’immagine, ripresa anche in una storia: quella che lo ritrae insieme all’alieno Rich Ciolino, sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo, quando gli sussurrò: «Stop al genocidio». Subito sono cominciate le illazioni sul motivo di questa scelta. (Corriere Milano)
Ne parlano anche altre testate
Il rapper Ghali ha cancellato tutti i post dal suo profilo Instagram, lasciando un’unica foto che lo ritrae sul palco di Sanremo 2024 con il pupazzo alieno Rich Ciolino. Il gesto sembra un riferimento alla polemica sull’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno. (Virgilio Notizie)
La presunta censura del cantante Tony Effe, chiamato e poi ricusato per il capodanno a Roma, è la notizia perfetta per confezionare una pagina che non si sporca troppo le mani. Pare di capire che tutti siano d’accordo sul fatto che i testi delle canzoni del rapper siano piuttosto ributtanti quando descrivono le donne. (LA NOTIZIA)
Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – All’indomani dell’ondata di artisti che si sono schierati con Tony Effe dopo la sua esclusione dal Capodanno di Roma, colpisce il post pubblicato da Ghali su Instagram (Dire)
Da Emma, fino a Giorgia e passando per Lazza, Mara Sattei e Mahmood, che si sarebbero dovuti esibire insieme a Tony Effe, in molti hanno condannato la scelta del Comune di Roma di revocare l'invito al rapper, dopo le polemiche sorte per i suoi "testi misogini". (Today.it)
Ghali, il rapper milanese di Casa mia e Niente panico, ha svuotato il suo profilo social e ha tolto la foto e ha lasciato un’unica immagine che lo ritrae con l’alieno di Rich Ciolino sul palco di Sanremo. (la Repubblica)
L'istituzione che fa parte del circuito bibliotecario romano ha cancellato l'evento dove la russista e slavista Salmon avrebbe presentato il memoir sui suoi anni in Unione Sovietica intitolato "C'era una vota l'Urss, storia di un amore", pubblicato per l'editore Sandro Teti. (Il Giornale d'Italia)