Trump, fra debito e leve
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Buongiorno, e bentornati su AmericaCina. Iniziamo dalle cose importanti: la nostra newsletter va in vacanza per due settimane, torneremo il 7 gennaio per raccontarvi come ormai facciamo da cinque anni tutto quello che accade da Washington a Pechino, e viceversa. Oggi i protagonisti sono ancora una volta i due signori della foto, e i loro social. Il primo — Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti — si comporta come se fosse già in carica: indirizza dal suo social Truth l'accordo sul tetto del debito e fa pressioni sulla Cina affinché spinga la Russia a trattare. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il neo-presidente eletto e il ceo di Tesla volevano un innalzamento al tetto del debito federale, di cui non c’è traccia nel compromesso bipartisan trovato dai senatori americani, che hanno votato il disegno di legge per 85 voti a 11 (Milano Finanza)
Alla fine, il disegno di legge è stato approvato poco dopo il limite della mezzanotte. È stata una notte tesa per gli Stati Uniti, dove era aumentato il timore di non riuscire ad approvare il nuovo piano per il bilancio entro il termine previsto. (QuiFinanza)
Tra i deputati era necessaria una maggioranza di almeno due terzi, 288 voti, per superare ostacoli procedurali che è stata più. Il Congresso americano ha approvato in extremis e con larga maggioranza bipartisan una legge per scongiurare lo shutdown del governo federale, che altrimenti sarebbe scattato a cominciare dalla mezzanotte locale . (Il Sole 24 ORE)
Donald Trump, che nel giro di 24 ore al seguito del suo benefattore e super consigliere Elon Musk ha trascinato Washington sull’orlo dello shutdown facendo saltare l’accordo bipartisan per scongiurarlo, continua a insistere che la colpa e ogni rischio del potenziale stop del governo federale ricadrà sul presidente ancora in carica Joe Biden. (Il Fatto Quotidiano)
Il presidente americano Joe Biden ha firmato la legge per evitare la paralisi del governo federale. Il provvedimento è stato approvato prima dalla Camera e poi, poco dopo la mezzanotte, dal Senato. (Corriere del Ticino)
Gli Stati Uniti evitano il pericoloso shutdown. Il disegno di legge che era già stato approvato dalla Camera, con 366 favorevo e 34 contrari è stato approvato poco dopo la scadenza limite di mezzanotte, ma l'ufficio della Casa Bianca incaricato di dichiarare la chiusura non lo ha fatto, contando sull'imminente voto del Senato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)