Chi è Pam Bondi, la fedelissima che Trump ha scelto come nuova ministra della Giustizia
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Donald Trump ha trovato in poche ore il suo nuovo ministro della Giustizia. Pam Bondi, 59 anni, prima donna procuratore generale della Florida, è stata una delle figure chiave nel team legale che nel 2020 difese Trump nel suo primo processo di impeachment davanti al Senato. In quell'occasione l'allora presidente era accusato di aver fatto pressioni sul presidente ucraino Zelensky perché aprisse un'indagine su Joe Biden e suo figlio Hunter in cambio di aiuti militari. (WIRED Italia)
Ne parlano anche altre fonti
WASHINGTON.Donald Trump ha detto che nominerà l'ex procuratore generale della Florida, Pam Bondi come ministra della Giustizia, poche ore dopo che la sua prima scelta per il ruolo, Matt Gaetz, si è ritirato dopo che il New York Times ha svelato una rete di pagamenti dell'ex deputato per festini con escort e droga. (La Stampa)
Donald Trump ha annunciato la nomina di Pam Bondi a ministra della Giustizia. La scelta è stata comunicata tramite il social Truth, dove il presidente degli Stati Uniti l’ha elogiata per il suo impegno passato e la sua lealtà durante il primo impeachment dell’ex presidente. (Open)
La sua nomina arriva dopo il ritiro di Matt Gaez, deputato repubblicano della Florida che inizialmente era stato scelto per l'incarico ma che non avrebbe avuto i voti in Senato per ottenere la nomina. (La Gazzetta dello Sport)
"Ho avuto colloqui molto positivi con i senatori ieri. Apprezzo le loro opinioni e l'incredibile sostegno di molti. (Italia Oggi)
L'annuncio del repubblicano arriva un giorno dopo aver incontrato i senatori nel tentativo di ottenere il loro sostegno per la sua conferma alla guida del Dipartimento di Giustizia. A causa delle indagini su un traffico sessuale a livello nazionale, l'ex deputato della Florida Matt Gaetz si è ritirato dalla carica di procuratore generale scelta dal presidente eletto Donald Trump (Euronews Italiano)
La notizia della nomina di Bondi è arrivata circa sei ore dopo che Gaetz aveva dichiarato che avrebbe rinunciato al posto. Una decisione arrivata dopo giorni di dibattito, intenso, sull'opportunità di rendere pubblico un rapporto del Congresso sulle accuse di cattiva condotta sessuale nei suoi confronti. (Corriere del Ticino)