Silvia Albano condanna Rai e Flavio Insinna per "Gerusalemme capitale"
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Nuovo colpo di teatro della giudice Silvia Albano, segretaria della corrente rossa delle toghe Magistratura Democratica e protagonista del rilascio degli immigrati irregolari trasferiti nei campi in Albania. La sezione immigrazione del Tribunale di Roma, da lei presieduta, ha condannato la Rai ha rettificare la sua posizione sulla città di Gerusalemme. Il riferimento è a quanto accaduto nel corso di una puntata dell’Eredità risalente al 2020 allora condotta da Flavio Insinna - quando il conduttore, a domanda sula capitale di Israele, corresse una concorrente che aveva risposto Tel-Aviv sostenendo che la soluzione corretta fosse Gerusalemme. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il Tribunale civile di Roma ha stabilito che la Rai deve trasmettere una rettifica in orario di massimo ascolto preserale, specificando che «Gerusalemme non è la capitale di Israele e non è riconosciuta come tale dal diritto internazionale». (Lettera43)
Sancendo nello specifico che non si può dire nel servizio pubblico che Gerusalemme è la capitale d’Israele. A promuovere la causa infatti, assieme al collega Dario Rossi di Genova, è stato l’avvocato modenese Fausto Gianelli, penalista ma anche esperto di diritto internazionale. (Gazzetta di Modena)
La Rai è stata condannata dal Tribunale civile a trasmettere, in un orario di massimo ascolto preserale, una rettifica in cui venga precisato che “Gerusalemme non è la capitale di Israele e non è riconosciuta come tale dal diritto internazionale”. (La Repubblica)
In occasione di una trasmissione veniva definita come sbagliata la risposta che definiva Tel Aviv la capitale di Israele ritenuta dai curatori – ed erroneamente – Gerusalemme. (Contropiano)
La giudice Silvia Albano è finita al centro del dibattito pubblico nelle ultime settimane per la sentenza firmata contro il piano Albania messo a punto dal governo guidato da Giorgia Meloni per gestire l’immigrazione. (Nicola Porro)