Sono gli hedge fund, non Djokovic, che vogliono mettere le mani sul tennis

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Ahmed Nassar direttore esecutivo della Ptpa Leggere l’attacco della Ptpa a praticamente tutte le sigle che governano oggi il tennis – Atp, Wta, Itf, Itia – come la guerra di Nole contro l’establishment, oltre che riduttivo, mi sembra falso. Djokovic, certo, ama il ruolo di Masaniello di lusso. Sguazza da sempre nella competizione, non solo dentro ma anche fuori il campo. Aspira ad essere un leader carismatico (forse politico) per la Serbia e vorrebbe diventare, probabilmente, il futuro ‘commissioner’ del tennis. (TennisItaliano.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Non è solo per i tennisti di oggi, ma per quelli che verranno. Se più atleti potranno vivere di tennis, avremo più giocatori, e daremo loro un futuro" ha aggiunto il serbo, il campione Slam più titolato di sempre, il giocatore con più settimane da numero 1 ATP all'attivo. (Tiscali)

Novak Djokovic, a Miami per partecipare all'ATP 1000 dove esordirà contro l'australiano Rinky Hijkata, ha parlato per la prima volta dell'azione legale promossa dal sindacato da lui fondato - e di cui tuttora è anima - contro il sistema che regge attualmente il tennis mondiale. (Fanpage.it)

Quello di Andy Murray, lo scozzese che con Federer, Nadal e Djokovic ha formato i "Fab 4" del tennis mondiale degli ultimi 20 anni e che oggi allena proprio il 37enne serbo, a prima vista sembrerebbe un "innocente" post da appassionato di racchetta che guarda le partite del Miami Open, il secondo Masters 1000 della stagione. (Liberoquotidiano.it)

Questo deve cambiare". Si esprime così il serbo, in quel di Miami, a proposito della vicenda del momento, la denuncia eseguita dalla Ptpa (associazione di cui lui, assieme a Vasek Pospisil, è fondatore) nei confronti dei colossi del tennis, Atp, Wta, Itf e pure l'Itia, sui temi che spaziano dal calendario troppo compresso ai controlli antidoping ritenuti assurdi e lesivi della privacy dei tennisti. (La Gazzetta dello Sport)

Questo deve cambiare». «Il tennis è il terzo sport più popolare al mondo, ma è solo nono per totale distribuito agli atleti. (ilmessaggero.it)

In particolare, nel mirino ci sono finiti ATP, WTA, ITF e l'International Tennis Integrity Agency, l'agenzia responsabile dell'antidoping, che sono stati definiti come un sistema "corrotto, illegale e abusivo". (Liberoquotidiano.it)