Ercolano, esplode deposito di «botti»: tre morti
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Un giovane di diciotto anni, altre due ragazze di ventisei. È il bilancio delle vittime dell’esplosione che ieri pomeriggio intorno alle 15 è deflagrata a Ercolano, provincia di Napoli, in un casolare il cui appartamento al primo piano era stato adibito a deposito abusivo di fuochi d’artificio. I tre giovani si trovavano lì per il loro primo giorno di lavoro: l’attività, a quanto si è appreso, era stata allestita nel fine settimana. (il manifesto)
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Si continua a indagare sull’esplosione del deposito abusivo di fuochi di artificio a Ercolano costata la vita a tre giovani. Ieri sera un’altra vittima per il lavoro in un cantiere a Torino. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Primo e ultimo giorno di lavoro, in nero, per le vittime dell'esplosione in una fabbrica abusiva di confezionamento di fuochi d'artificio a Ercolano. Si sono riversati tutti in via Patacca 94, nel capannone in una zona agricola ai confini con San Giorgio a Cremano. (ilmessaggero.it)
Una scuola per l' Infanzia vicina al luogo in cui è avvenuta la tragedia, questa mattina, è rimasta chiusa in via precauzionale. L'area che conduce al luogo è stata chiusa al passaggio pedonale e veicolare per consentire le operazioni ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. (Il Messaggero Veneto)
Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull'esplosione che ieri ha causato la morte dei tre giovani. Secondo quanto si è appreso l'onda d'urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell'esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico. (napoli.corriere.it)
Tra le prime ipotesi il fatto che nel capannone ci fossero un ingente quantitativo di fuochi d'artificio stoccati nel locale. Ci sarebbero anche alcuni dispersi. (Tiscali Notizie)
Ci sarebbero anche due dispersi. La causa dell’esplosione sarebbe da ricercare proprio nell’ingente quantitativo di fuochi d'artificio stoccati nel locale. (La Repubblica)