Quello che sta dicendo Meloni durante la conferenza stampa di inizio anno
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Roma, 9 gen. – “Non ritengo di dovermi difendere dalla previsione di rappresentare un limite o un problema per la libertà di stampa e dunque per la democrazia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aprendo la conferenza stampa “di fine anno”, e citando l’intervento del presidente del Consiglio dei giornalisti che l’ha preceduta dice: “Un po’ mi stupisce che si metta insieme nello stesso intervento l’idea che questo governo intenda comprimere i diritti della stampa da una parte, e dall’altra si cita l’opera svolta dal Dipartimento per l’editoria guidato dal sottosegretario Barachini che rappresenta l’intero governo”. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
“Su un caso come questo intervengono molti fattori: non è un lavoro che ho fatto da sola. “Ieri è stata una bella giornata: non ho mai provato una emozione così grande come quando ho potuto chiamare una madre per dire loro che la figlia o il figlio stava tornando a casa. (Nicola Porro)
Al Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, sono giunte 95 richieste per porre la domanda alla presidente del Consiglio e ne sono state sorteggiate 40, fra cui quattro estere, la greca ERT Tv, The Times di Londra, Politico di Bruxelles e Rossiya Segodnya di Mosca. (Tiscali Notizie)
Il punto su ciò che è stato fatto e sui prossimi obiettivi. Il presidente dell'Odg: "Bisogna difendere il giornalismo" (LAPRESSE)
– Da parte del governo “non c’è alcuna limitazione del diritto all’informazione o del diritto a essere informati. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno nell’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio rispondendo a una sollecitazione del presidente dell’Ordine dei giornalisti sul decreto legislativo con lui è stato vietato di pubblicare l’ordinanza di custodia cautelare, norma ribattezzata da molti “legge bavaglio”. (Agenzia askanews)
Se nel 2024 si era dovuta divincolare tra i casi spinosi di Emanuele Pozzolo e di Tommaso Verdini, il 2025 si è aperto con l’esaltazione – bipartisan – del lavoro diplomatico che ha permesso di riportare a casa Cecilia Sala dopo 21 giorni passati in una prigione dell’Iran. (Virgilio Notizie)
Il bilancio del 2024, le prospettive del governo e dell'Italia per l'anno in corso. Sono 160 i giornalisti accreditati e al Consiglio (Secolo d'Italia)