Teatro alla Scala, il 7 dicembre s’inaugura con l’opera “innominabile“: “La forza del destino” di Verdi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Diciamolo subito: La forza del destino. È questo il titolo dell’opera di Giuseppe Verdi scelta dal Teatro alla Scala per inaugurare, il 7 dicembre, la stagione 2024-2025. Gli scaramantici preferiscono indicarla come “l’innominabile” o “La potenza del fato” per la sua fama di porta-jella, ma i veri sfortunati saranno quelli che non si godranno questa versione, con Riccardo Chailly sul podio, Anna Netrebko e Brian Jagde nei ruoli principali affiancati da Ludovic Tézier e Vasilisa Berzhanskaya. (Io Donna)
Ne parlano anche altre testate
Bello di fama e di sventura, torna alla Scala il tenore Brian Jagde: il 7 dicembre, nel ruolo di Don Alvaro, il protagonista dell'opera che apre la stagione. E la nominiamo dopo aver fatto i dovuti scongiuri, perché anche nell'era 5.0 e dell'IA, nel piccolo-mondo-antico del melodramma si crede che tale titolo porti iella. (il Giornale)
Riccardo Chailly inaugura la nuova Stagione operistica con "La forza del destino", il suo nono titolo verdiano alla Scala, con la regia di Leo Muscato. L'opera nata nel 1862 a San Pietroburgo e approdata in versione definitiva alla Scala nel 1869 con la creazione della celebre Sinfonia, offre alcune delle più memorabili melodie verdiane. (Virgilio)
Tutto quello che abbiamo fatto in Teatro in questi anni è stato finanziato dai privati. «I privati ci danno più soldi del pubblico. (leggo.it)
Il direttore Riccardo Chailly le affida l’apertura di stagione della Scala, cioè la rituale serata del 7 dicembre. Venti guerreschi sospingono La forza del destino di Giuseppe Verdi, opera tortuosa, scalmanata e temutissima per via della sua fama malaugurante. (la Repubblica)
Da parte sua il Comune di Milano rinnova l'impegno nella Scala diffusa, che anche quest'anno porterà la diretta Rai della Prima in 37 luoghi della città. Nel suo discorso il sovrintendente ringrazia tutti i partner istituzionali con cui ha lavorato in questi anni, nessuna menzione per il ministero della Cultura. (TGR Lombardia)
Spalla di San Secondo e formaggio Grana. Risotto e mostarda di Cremona. (La Repubblica)