La Slovacchia: negoziati da noi. Ma gli Usa avvertono: solo un bluff di Putin
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Ma quale pace. «Le parole di Putin sono vuote», dice un portavoce della Casa Bianca: «E non è certo un uomo che può essere preso sul serio, quando parla d’una soluzione». L’ultimo, sprezzante giudizio del presidente americano uscente è l’opposto di quello del presidente entrante. E se Joe Biden ha sempre definito lo zar «un killer», al contrario di Donald Trump che lo considerava «un genio», forse oggi concordano entrambi nel credere poco all’ultima commedia recitata dal Cremlino: aprire un negoziato di pace nella Slovacchia dell’amico Robert Fico (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Zelensky attacca a testa bassa e accusa Fico di voler aprire un "secondo fronte energetico contro l'Ucraina a spese degli interessi del popolo slovacco", dopo che il premier slovacco ha minacciato di interrompere le forniture di energia elettrica all'Ucraina. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il governo ucraino ha segnalato di non essere intenzionato a prorogare il contratto per il transito di gas russo attraverso il proprio territorio, in scadenza il 31 dicembre. (Liberoquotidiano.it)
Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando in un post su X le parole del primo ministro slovacco, Robert Fico, secondo cui Bratislava considererà, dopo il primo gennaio, l'introduzione di misure di ritorsione contro l'Ucraina, come lo stop alle forniture di energia elettrica durante i black out, se Kiev, come anticipato, fermerà il flusso del gas russo diretto alla Slovacchia dopo la fine dell'anno. (il Giornale)
Il prezzo del gas - già in tensione da giorni - è salito ancora, toccando quota 48 euro per Megawattora al Ttf venerdì 27 in apertura di contrattazioni, in rialzo di oltre il 3%. «Non c’è più tempo». (Il Sole 24 ORE)
A frenare sulle trattative è intervenuta l’amministrazione americana che, a 24 ore dalle parole del capo del Cremlino che ha ricevuto il premier slovacco Robert Fico, ha definito con il suo portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, “vacui” i commenti del presidente russo: “Non è un uomo che va preso seriamente quando si parla di una soluzione”, ha chiuso annunciando un imminente nuovo pacchetto di aiuti per Kiev. (Il Fatto Quotidiano)
Gli accordi per il trasporto di gas russo in Europa attraverso l’Ucraina erano uno dei pochissimi concreti casi di collaborazione tra Mosca e Kiev che avevano resistito alla guerra. Nonostante il conflitto, ogni giorno anche quest’anno circa 40 milioni di metri cubi di gas naturale proveniente dai giacimenti siberiani sono stati pompati nella rete ucraina dalla stazione della città russa di Sudzha (da quattro mesi sotto il controllo delle truppe ucraine), per essere poi distribuiti tra Slovacchia, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Italia, con una discreta quantità di metano che veniva poi rivenduta alla stessa Ucraina. (Avvenire)