Slovan Bratislava-Milan 2-3, pazzo Diavolo anche in Champions: tre punti col brivido
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Alla fine ha ragione Fonseca. Ma contro uno Slovan Bratislava a zero punti, ultimo in classifica, era lecito attendersi qualche brivido in meno. A maggior ragione in una gara per larghi tratti dominata, basti pensare a un primo tempo chiuso con quasi il 70% del possesso palla. Ma è un Milan paradossale. Monologhi su monologhi in fase di costruzione, volontà di assalto, calcio posizionale come ama il tecnico. (Quotidiano Sportivo)
Ne parlano anche altri giornali
Il Milan ha battuto 3-2 lo Slovan Bratislava nella quinta giornata di Champions League conquistando la terza vittoria consecutiva nella competizione e salendo a quota nove punti in classifica. Contro un contropiede al 24' lo Slovan ha trovato l'immediato pareggio con Barseghyan, ma nella ripresa con le reti di Leao (68') e Abraham (71') il Milan ha allungato rendendo vano l'eurogol di Marcelli nel finale. (Sport Mediaset)
La rete targata di Barseghyan al 23' ha evidenziato un clamoroso buco della difesa rossonera, con ben 10 uomini a ridosso dell'area di rigore in occasione di un calcio d'angolo a favore. Il gol incassato dal Milan nel primo tempo della sfida di Champions League disputata in casa dello Slovan Bratislava ha letteralmente scatenato i social. (Sport Mediaset)
Il Milan riesce a ribaltare il risultato a Bratislava, conquistando tre punti fondamentali nel cammino di Champions Leauge, ma l'attenzione del tifo rossonero si concentra ancora una volta sugli orrori difensivi della squadra di Fonseca, (La Gazzetta dello Sport)
Protagonista del match con il gol del 2-1, Leao esulta, ma mantiene anche i piedi per terra: "Abbiamo sprecato troppe occasioni e ne abbiamo concesse un paio che loro hanno sfruttato". Sulla sua partenza dalla panchina: "Non mi piace andarci, ma devo farmi trovare pronto per aiutare la squadra". (Sky Sport)
Il mister sta facendo un buon lavoro, ma vogliamo capire ancora meglio le sue idee. Se vinciamo quelle che restano andiamo avanti e noi giovani abbiamo voglia di giocare in Champions". (fcinter1908)
Rafa Leao vede arrivare il pallone di Fofana dopo il velo di Abraham, lo scodella oltre Takac e sorride. Sorride prima che il pallone entri, come fa lui nei giorni belli. È il 2-1 e, nel suo piccolo, è un segnale: Rafa non ha giocato la partita della vita, però ha accettato la panchina ed è riuscito a essere decisivo da sostituto, che è ancora più importante. (La Gazzetta dello Sport)