Dal 7 gennaio entra nel vivo la nuova fase del processo penale telematico

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Da oggi, martedì 7 gennaio 2025, con la ripresa delle udienze a pieno ritmo, entra nel vivo la nuova fase del processo penale telematico . E forte si alza la preoccupazione dei magistrati, con l’Anm che delle criticità del passaggio si fa forte per segnalare, ancora una volta, le inadempienze del ministero e la disattenzione agli aspetti organizzativi dell’attività giurisdizionale. E per un’inversione di rotta non è decisivo il decreto ministeriale pubblicato in «Gazzetta» a fine anno con il quale si permette l’utilizzo del doppio binario , analogico e digitale, per il deposito degli atti. (Il Sole 24 ORE)

Su altri media

Gli avvocati possono tornare al deposito cartaceo, in attesa di un sistema operativo aggiornato. Il tribunale sospende App 2.0 Il tribunale di Torino si ribella contro l'app che fa cilecca sul processo penale telematico. (La Stampa)

È quanto emerge dalla circolare firmata oggi dal presidente del tribunale, Fabio Roia, che ha prorogato almeno fino al 31 marzo 2025 la possibilità di “redigere e depositare, anche con modalità analogiche” gli “atti, documenti, richieste” ritenendo l’app ministeriale - diventata obbligatoria da meno di una settimana - “non compatibile” con il processo penale telematico, per esempio a causa della “mancanza” e “inidoneità” di “modelli di atti” o la “impossibilità di sottoscrivere il verbale di udienza da parte del giudice”. (NT+ Diritto)

Genova. (Genova24.it)

Penale telematico, obbligo nel mirino dei magistrati

Non spetta al giudice sindacare i casi di malfunzionamento di App, l’applicativo del ministero della Giustizia per il deposito telematico degli atti nei procedimenti penali. La Cassazione, con la sentenza n. (NT+ Diritto)

«Sarà una valanga. Rischiamo davvero la paralisi», dice Cristina Curatoli, pm del pool anticamorra e presidente della giunta distrettuale di Napoli dell’Associazione magistrati. A preoccupare le toghe c’è il passaggio al deposito con modalità esclusivamente telematiche degli atti di Procura e tribunale. (La Repubblica)

E forte si alza la preoccupazione dei magistrati, con l’Anm che delle criticità del passaggio si fa forte per segnalare , ancora una volta, le inadempienze del ministero e la disattenzione agli aspetti organizzativi dell’attività giurisdizionale. (NT+ Diritto)