Il ritorno di Trump: ecco cosa cambia ora

Il ritorno di Trump: ecco cosa cambia ora
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Corriere TV ESTERI

Il terzo appuntamento del ciclo USA2024. L'elezione che può cambiare il mondo realizzato da Fondazione Corriere della Sera e ISPI-Istituto per gli studi di politica internazionale. CorriereTv Intervengono Ferruccio de Bortoli Presidente Fondazione Corriere della Sera Alessia De Luca Advisor ISPI Paolo Magri Presidente Comitato Scientifico ISPI Viviana Mazza Corrispondente da New York, Corriere della Sera (Corriere TV)

Ne parlano anche altre fonti

Donald Trump è il 47° presidente degli Stati Uniti d’America. Per fare ritorno alla Casa Bianca gli sarebbero bastati 270 voti dei grandi elettori e ne ha avuti più di 300, oltre al 51% del voto popolare. (Striscia la notizia)

Ok, ok, la vittoria è un salvacondotto, la volontà popolare assolve ogni cosa e oggi, se proprio vogliamo tormentarci, facciamo un bel dibattito su quanto "la sinistra" (categoria sufficientemente ampia, ormai, da tenere dentro molte specie di cose diverse) abbia perso contatto con la realtà della gente e sia concentrata sui diritti civili, bellissima cosa ma qui c'è da riempire il carrello della spesa e bla bla. (L'HuffPost)

Il nuovo presidente ha ricevuto offerte di preghiere e congratulazioni da tanti leader religiosi, a partire dal presidente della Conferenza episcopale statunitense, l’arcivescovo Timothy Broglio. I vescovi statunitensi al presidente Trump: ‘Gli insegnamenti della Chiesa rimangono immutati’ (Diocesi di Lecce)

Immigrazione, scuole e ideologia radicale: dopo le elezioni Usa New York si risveglia meno progressista

Come hanno dichiarato i suoi consiglieri, Donald Trump, dove aver sconfitto Kamala Harris e aver ottenuto un secondo mandato, concentrerà i suoi primi sforzi su immigrazione, Iran, conflitto Russia-Ucraina e settore petrolifero. (Forbes Italia)

Erano 76 i paesi chiamati al voto nel 2024. Dopo le delicatissime e dall’esito incerto elezioni europee. (Tiscali Notizie)

Però le cattive sorprese non sono venute solo dall’«altra America». Donald Trump ha avuto un successo inaspettato anche qui. Qui a New York c’è chi si è dato malato nel Day After, per curarsi a casa i postumi dello choc. (Corriere della Sera)