Berlinguer - La grande ambizione ancora al Cinema Rosebud

Berlinguer - La grande ambizione ancora al Cinema Rosebud
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'Di solito si vede la lotta delle piccole ambizioni, legate a singoli fini privati, contro la grande ambizione, che è invece indissolubile dal bene collettivo'. In questa frase,... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La notizia riportata su altri media

È per questo che la sezione bellunese del Partito Democratico ha ideato una particolare iniziativa per far conoscere Enrico Berlinguer - nel quarantennale della sua morte -… Ed è una frase che tanti ragazzi, nati dopo la morte dello storico segretario del Partito Comunista Italiano, non saprebbero completare. (La Stampa)

Sembra preistoria. Andrea Segre, appassionato e capace regista che ha sempre voluto indagare con sobrietà alcuni aspetti divisivi della nostra società, decide di rendere omaggio, quasi in punta di piedi, all’uomo che ha trasformato il Partito Comunista Italiano in un sogno pieno di speranza che cercò di rappresentare tutte le classi più deboli di un’Italia in profonda crisi economica e sociale. (malpensa24.it)

Entrambi gli eventi sono organizzati da Anonima Impresa Sociale e fanno parte della programmazione di appuntamenti speciali che celebrano i 10 anni dall’apertura del PostMod. Doppio appuntamento umbro per il regista veneto Andrea Segre, che martedì 12 novembre presenterà il suo ultimo film “Berlinguer. (ilmessaggero.it)

Berlinguer sul grande schermo ritratto tra pubblico e privato

Sei a Bologna, sei il più vicino, ma scrive Miriam». Quarant’anni dopo è giusto chiedersi, come Alessandro Manzoni ne Il cinque maggio: «Fu vera gloria?». (Panorama)

La grande ambizione è stata quella, indissolubile dal bene collettivo (Gramsci), di cambiare profondamente la società italiana avviandola verso una dimensione di riforme democratiche e socialiste, tutelando ogni libertà, eccetto quella di sfruttare gli esseri umani. (MYmovies.it)

Era il 1977 quando Giuseppe Bertolucci portò Roberto Benigni a vestire i panni di un 25enne del sottoproletariato toscano che guardava a Enrico Berlinguer come un mito assoluto. (La Provincia Pavese)