L’Europa si ribella a Musk: “Basta bugie e interferenze, guida l’internazionale reazionaria”
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L’Europa si ribella contro Elon Musk. E sbotta anche il primo ministro britannico Keir Starmer, che sinora aveva sempre cercato di ignorare gli attacchi, le offese e le umiliazioni quotidiane dell’uomo più ricco del mondo, che chiede da mesi la sua testa dopo il pugno di ferro del leader contro le rivolte razziste della scorsa estate. Addirittura, oggi Musk ha postato un sondaggio su X a… (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
“Per quanto riguarda la questione di Elon Musk credo che la maggior parte delle persone sia più interessata a ciò che accadrà al sevizio sanitario nazionale, francamente, che a ciò che accade su Twitter”, ha affermato il primo ministro. (LAPRESSE)
Negli ultimi giorni il patron di Tesla e Space X ha sparato ad alzo zero sulla politica britannica, prendendo di mira non soltanto Starmer, ma anche il leader populista Nigel Farage. Questa volta lo fa lanciando un sondaggio su X, il social network di sua proprietà. (Italia Oggi)
Bufera nel Regno Unito in seguito alle parole di Elon Musk: "Starmer era profondamente complice degli stupri di massa in cambio di voti. (il Giornale)
Prima sessione del Parlamento britannico nel nuovo anno, la ministra dell'Interno, Yvette Cooper, risponde alle pesanti critiche riguardanti gli abusi sessuali sui minori in Inghilterra del Nord - ad opera di organizzazioni criminali di origini asiatiche - al centro dei pesantissimi attacchi che l'imprenditore miliardario Elon Musk ha rivolto contro il primo ministro britannico Keir Starmer quando era procuratore capo. (il Dolomiti)
«Non date da mangiare al troll», «utilizza le vittime degli stupri per un proprio tornaconto», «dobbiamo starne alla larga». Olaf Scholz, Keir Starmer, Jonas Gahr Store: sono solo alcuni dei premier europei che stanno allertando i propri cittadini alle fomentazioni del miliardario americano Elon Musk, fedelissimo del presidente degli Stati Uniti neo eletto Donald Trump. (La Stampa)
Il primo ministro ha respinto con forza l'accusa lanciata dall'uomo più ricco del mondo e designato alla guida del dipartimento per la sburocratizzazione in seno all'amministrazione entrante degli Usa di "complicità" negli abusi sessuali 'storici' compiuti su bambine e ragazze da gang di pedofili d'origine asiatica in Inghilterra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)