Stellantis, tensioni e richieste di un piano industriale concreto

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ECONOMIA

Il recente incontro tra Stellantis e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), tenutosi presso il tavolo Automotive, si è concluso senza risultati concreti, evidenziando le profonde divergenze tra le parti. Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom Cgil e responsabile del settore mobilità, ha espresso delusione per l'esito dell'incontro, sottolineando che, a fronte di un taglio di oltre 4,6 miliardi di euro previsto nella legge di stabilità, sono stati ripristinati solo 200 milioni di euro per il 2025. La situazione di crisi di Stellantis, che coinvolge migliaia di famiglie molisane, è sempre più allarmante.

Il Ministro Adolfo Urso ha sollecitato Stellantis a presentare un piano industriale concreto e significativo, che dettagli gli investimenti e i modelli previsti per ogni stabilimento in Italia. Tuttavia, Stellantis ha ribadito di avere già un "piano per l'Italia" e ha auspicato che l'intera Europa mantenga le attuali norme per garantire la necessaria stabilità al comparto automobilistico.

Nel frattempo, il circolo Pd di Guglionesi ha organizzato un incontro pubblico sulla situazione di Stellantis, intitolato "Criticità attuali e scenari futuri", che si terrà il 18 novembre presso la Casa del Fanciullo. L'incontro mira a discutere le problematiche attuali e le prospettive future dell'industria automobilistica italiana, con particolare attenzione agli stabilimenti di Stellantis.

La tensione tra il governo nazionale e Stellantis sembra destinata a perdurare, con entrambe le parti ferme sulle proprie posizioni. Il prossimo tavolo di discussione è previsto per il 16 dicembre, ma le aspettative di un accordo immediato rimangono basse.