Omicidio Chiara Poggi: il DNA riapre il caso, ma la verità è solo genetica?
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Andrea Sempio esce dalla caserma. Spalle rigide, sguardo basso, mascella serrata. Il respiro corto, il passo di chi sa che qualcosa di irreversibile è appena accaduto. Il linguaggio del corpo non mente: è il terrore di chi capisce che un frammento di DNA può riscrivere il suo destino. Il DNA è il nuovo oracolo della giustizia, la prova regina che non ha bisogno di un movente, di un alibi, di una logica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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La riapertura delle indagini sul caso dell'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella sua abitazione a Garlasco, inizia con delle difficoltà. Alcuni dei reperti conservati nell'ufficio corpi di reato del Tribunale di Pavia sono stati smaltiti nel 2022 e, quindi, distrutti. (Fanpage.it)
Dall’altra parte l’alibi smentito dell’attività al computer di casa, il racconto del ritrovamento del corpo, il percorso nella casa del delitto senza macchiarsi di sangue, le impronte digitali sul dispenser del sapone liquido nel quale si sarebbe lavato le mani l’omicida, i pedali della bicicletta scambiati e non aver menzionato la bici nera vista fuori dalla casa, ancora il Dna maschile sulle e sotto le unghie di Chiara e sempre la stessa impronta lasciata da scarpe sporche di sangue. (IL GIORNO)
Così Francesco De Stefano, perito nell'appello bis sul delitto di Garlasco che portò alla condanna a 16 anni per Alberto Stasi, spiegò ai pm di Pavia, che 8 anni fa archiviarono il primo fascicolo su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, perché quelle tracce biologiche trovate su unghie e dita della studentessa potevano arrivare da un contatto «mediato» con la tastiera del pc nella villetta, usata dal 19enne per giocare ai videogiochi con Marco. (corriereadriatico.it)
Lo affermano i pm di Pavia che indagano su Sempio per omicidio e che escludono la teoria secondo cui il dna del 37enne sulle unghie di Chiara deriverebbe dal contatto con la tastiera del pc di famiglia a cui lui e il fratello di Chiara avrebbero giocato 10 giorni prima del delitto. (Il Giornale d'Italia)
Gli inquirenti stanno ora riesaminando reperti mai analizzati, conservati negli archivi delle forze dell’ordine. Nuove rivelazioni emergono nell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. (leggo.it)
La riapertura del caso Garlasco continua a far discutere. L’avvocato penalista Francesco Compagna, legale di Marco Poggi, fratello della vittima e amico di Andrea Sempio, ribadisce con fermezza la sua posizione in una intervista a Il Messaggero: «Per chi conosce bene la vicenda processuale è impossibile avere dubbi, Alberto Stasi è l’unico responsabile dell’omicidio di Chiara Poggi». (leggo.it)