Ecco perché Kamala Harris ha perso e Trump ha stravinto
Articolo Precedente
Articolo Successivo
A differenza del 2016, ha vinto anche il voto popolare. E non succedeva a un candidato repubblicano dal 2004. La seconda vittoria di Donald Trump, 78 anni, è schiacciante due volte, anche perché hai annullato ancora una volta con il suo machismo “l'effetto donna” sulle elezioni americane. Non c'è stata la fiducia che Kamala Harris sperava di aver conquistato invocando dignità, umanità, buonsenso. Ha vinto Donald Trump, ha vinto Elon Musk che infatti è stato il primo a gioire sul suo giocattolo social X, l’ex Twitter (Famiglia Cristiana)
Ne parlano anche altri media
Il debole risultato elettorale di Kamala Harris non ha sconvolto solo i suoi sostenitori. La debolezza della Harris è apparsa particolarmente chiara nel programma elettorale della CNN. La «leggenda» delle mappe elettorali John King ha mostrato al collega Jake Tapper in quali distretti elettorali Harris era più forte di Biden di almeno il 3% nel 2020. (Corriere TV)
Le responsabilità della sconfitta di Kamala Harris contro Donald Trump per la corsa alla Casa Bianca? Sarebbero da attribuire soprattutto a Joe Biden. (Virgilio Notizie)
Quella di Donald Trump contro Kamala Harris è stata una “vittoria molto netta” e “sul perché credo ci sia un complesso di ragioni diverse”, ma “in ultima analisi, se vogliamo andare a vedere le ragioni di fondo, forse sono state che Harris è stata ed è troppo associata all’attuale amministrazione” Biden, “che è estremamente impopolare”, e poi “che Kamala Harris non ha saputo toccare le corde giuste del Paese”. (LAPRESSE)
Grazie a tutti voi e forza Kamala Harris!». Howard University Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (ilmattino.it)
"Perchè ha resistito così a lungo? Non avrebbe dovuto nascondere la sua salute e ritirarsi molto prima", spiegano alla Reuters dall'entourage di Harris. Una sconfitta dura da accettare, e i democratici americani ora criticano Biden ha aspettato troppo per uscire dalla corsa. (L'HuffPost)
con Doug Emhoff, un avvocato californiano. Il suo motto, un monito che la madre le rivolgeva quando era ragazzina: "Potrai essere la prima, ma assicurati di non essere l'ultima". Non sarà l'ultima donna in corsa per la Casa Bianca, ma non è neanche la prima a entrarci; anche lei come Hillary Clinton sconfitta da Donald Trump; una volta di più bisogna ricominciare daccapo. (Il Sole 24 ORE)