Orbán dà il via al terremoto della destra al Parlamento Ue

Orbán dà il via al terremoto della destra al Parlamento Ue
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EuNews ESTERI

Bruxelles – Le tessere del complicatissimo domino dell’estrema destra europea potrebbero iniziare a cadere ora, a pochi giorni dalla scadenza del 4 luglio per la formazione dei gruppi al Parlamento Ue. E a scatenare il potenziale terremoto politico è proprio il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, che dopo le elezioni europee del 6-9 giugno ha tramato dietro le quinte per porsi alla testa di una nuova formazione nello scacchiere sovranista europeo e non accodarsi a gruppi già esistenti. (EuNews)

La notizia riportata su altri media

Ieri, invece, Viktor Orban ha fondato un nuovo gruppo di destra all'interno del Parlamento Ue, quello dei "Patrioti per l'Europa". (Fanpage.it)

La nuova alleanza di estrema destra "Patrioti d'Europa", presentata solo due giorni fa, sta già attirando pretendenti, riflettendo una più ampia lotta per il potere tra i nazionalisti dell'Ue. L'offerta del partito di governo ungherese di guidare i populisti europei ha suscitato interesse ma potrebbe presto scontrarsi con i rivali di Italia e Francia (Euronews Italiano)

Sempre più vicina l'adesione della Lega a 'Patrioti per l'Europa' Sempre più vicina l’adesione della Lega di Matteo Salvini al gruppo di destra ‘Patrioti per l’Europa’ al Parlamento Europeo lanciato dal premier ungherese Viktor Orban. (LAPRESSE)

Salvini: «L'ingresso nel gruppo Patrioti per l'Europa di Orban? Siamo a lavoro»

Tre partiti hanno unito le forze formando il “Manifesto patriottico” con cui suggellano la loro nuova alleanza politica. Si tratta del più forte partito austriaco, il più forte partito ceco e il più forte partito ungherese (Sky Tg24 )

La notizia era nell’aria, ora manca solo l’ufficialità, che però sembra ormai un passaggio formale: la Lega di Salvini aderirà al gruppo dei Patrioti lanciato dal primo ministro ungherese Viktor Orban, dall’ex primo ministro ceco Andrej Babis e dal liberal-populista austriaco Herbert Kickl (Fpö). (Il Fatto Quotidiano)

«Siamo a lavoro». Il vicepremier, che ha parlato a margine dell'evento di Assarmatori a Roma, ha poi evitato di aggiungere altro. (Corriere TV)