Vela di Scampia: muore una donna, sale a 3 il bilancio delle vittime

E' salito a tre il bilancio delle vittime del crollo avvenuto alle 22.40 di lunedì 22 luglio nella Vela B di Scampia a Napoli, nota come la Vela Azzurra. Patrizia Della Ragione, 53 anni, è morta all'Ospedale Cardarelli di Napoli, dove era stata ricoverata per numerosi traumi, la rottura della milza e la frattura del bacino. Poco meno di 48 ore fa Il ballatoio di ferro del terzo piano, che collega varie parti dello stabile, siè staccato ed è precipitato sui piani inferiori portando con sé calcinacci e morte. (Italia Oggi)

Su altri giornali

Sale dunque a tre il bilancio dei deceduti e sono tutti parenti. Patrizia Della Ragione, infatti, era la mamma di Roberto Abbruzzo, il 29enne morto sotto le macerie, e la zia di Margherita Della Ragione, la 35enne che è spirata in ospedale poco ore dopo il ricovero. (il manifesto)

Un fatale incidente: uscita sulla terrazza, si sarebbe sporta dalla ringhiera prima di volare sul tetto di un ristorante al primo piano della struttura. Secondo le ricostruzioni diffuse dai media nazionali, che hanno citato i portavoce dei servizi di sicurezza della nota località, la ragazzina sarebbe caduta mentre i genitori stavano dormendo, al mattino molto presto. (Frosinone News)

Questo articolo Vola dal quarto piano, 26enne gravissimo è stato pubblicato su Diretta Sicilia Continua a leggere la notizia Continua a leggere le notizie di MonrealeLive, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale (Monrealelive.it)

Della messa in sicurezza era … Un documento del 2016, come rivelato ieri dal Fatto, aveva già segnalato un rischio per la sicurezza degli abitanti della Vela B, legato al degrado e alla corrosione delle passerelle. (Il Fatto Quotidiano)

Quando Scampia si ribellò all'ennesima fiction su Gomorra girata a Scampia, Roberto Saviano restò zitto. Oggi lo scrittore sostiene di aver urlato nel deserto e nel degrado, con la consueta faccia tosta. (Secolo d'Italia)

Si girava scortati dai motorini della camorra, con la sensazione di un’area presidiata. Le Vele, come altri dinosauri di cemento di quegli anni rappresentano una metafora drammatica del rapporto tra architettura e politica». (La Repubblica)