Anm: «Dalla politica attacchi gravi per screditarci, il Csm tuteli la nostra indipendenza»
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«È grave la preoccupazione dell’Anm per l’impatto che potranno avere sull’organizzazione degli uffici giudiziari, sulla loro capacità di mantenere un accettabile grado di efficienza del servizio» la recente modifica prevista dal decreto flussi che reintroduce lo strumento del reclamo in Corte di appello avverso i provvedimenti dei Tribunali distrettuali e l’emendamento della deputata di Fratelli d’Italia allo stesso provvedimento che demanda alle Corti di Appello la competenza sui ricorsi contro i trattenimenti dei migranti decisi dal Questore. (Il Dubbio)
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In un documento approvato dal Consiglio direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati si afferma come sia "grave la preoccupazione" per l'impatto della reintroduzione del reclamo in Corte di appello contro i provvedimenti dei tribunali sui richiedenti asilo e l'emendamento al decreto flussi che attribuisce la competenza sulla convalida dei trattenimenti alle Corti di appello. (Sky Tg24 )
Così, dopo la Corte Costituzionale che ha bocciato i 7 undicesimi della riforma dell’autonomia differenziata e mentre l’altra legge bandiera, quella sul premierato, segna invece il passo, ecco ieri l’Anm mettere per iscritto – in due documenti – l’accusa al governo di “preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo della legalità”, puntando il dito su un’altra riforma cardine della legislatura, quella sulla separazione delle carriere che, a giudizio delle toghe, finirebbe con il sottoporre i pm alle direttive dell’Esecutivo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In un documento dal titolo “Il linguaggio della democrazia“, approvato all’unanimità dal Comitato direttivo centrale – il parlamentino dell’associazione – si contesta al governo di stare portando avanti “un attacco alla giurisdizione strumentale a screditare la magistratura, per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità“: cioè la separazione delle carriere, finalizzata, secondo i critici, a sottoporre i pm alle direttive dell’esecutivo. (Il Fatto Quotidiano)
Per invertire la tendenza, basterebbe iniziare dalle cose più banali. Per esempio: meno convegni e più lavoro”. (Civonline)
Prosegue il braccio di ferro tra governo e toghe. Il Comitato direttivo centrale dell'Anm ha inviato al Csm una delibera per sollecitare "iniziative a tutela dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura" sottoposta ad "attacchi per screditarla" e "preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità". (Liberoquotidiano.it)
In un documento approvato dal parlamentino dell'Anm - si dicono gravemente preoccupati per l’impatto che potranno avere due misure del decreto flussi "sull’organizzazione degli uffici giudiziari, sulla loro capacità di mantenere un accettabile grado di efficienza del servizio". (ilmessaggero.it)