Il viceministro Sisto: “Solo i parlamentari hanno legittimazione popolare, non i giudici”

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la Repubblica INTERNO

Roma — «Ai parlamentari democraticamente eletti spetta il compito di rappresentare il popolo italiano, non ai magistrati». Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, interviene nello scontro tra politica e giudici respingendo «le guerre di religione». E sulla possibilità di spostare alle Corti d’appello alcune competenze in materia di migranti fa sapere che sono in corso approfondime… (la Repubblica)

Su altri giornali

Per invertire la tendenza, basterebbe iniziare dalle cose più banali. Rassicuriamo la Anm: per screditare la magistratura, basta la magistratura che blocca le espulsioni dei clandestini delinquenti, libera gli spacciatori per errore, va in piazza contro il governo, chiede la galera per Matteo Salvini perché 'ha ragione ma va attaccato'. (Civonline)

Si alza la tensione tra magistratura e governo sul tema dei migranti. (Sky Tg24 )

La Giunta esecutiva, nel documento varato il 1° novembre scorso all’indomani dell’aspra polemica politico-mediatica contro la sezione immigrazione del Tribunale di Bologna, e in specie del collega Marco Gattuso, ha denunciato l’aria pesante che da qualche tempo si respira nella e intorno alla giurisdizione. (Giustizia Insieme)

Anm: “La politica attacca i giudici per screditarli e assoggettarli”. Delibera trasmessa al Csm

Serracchiani, questa destra si riconosce nella separazione dei poteri su cui si fonda la Costituzione? ROMA — «C’è un fatto inedito con cui fare i conti. Il governo e questa maggioranza hanno deciso di portare avanti un conflitto totale con la giurisdizione e la magistratura. (la Repubblica)

A evidenziarlo un documento approvato dal Consiglio direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati, che invita «ogni attore politico al rispetto del principio costituzionale della separazione dei poteri e di autonomia e indipendenza dell'ordine giurisdizionale». (Corriere della Sera)

Il governo Meloni è riuscito in un’operazione che non accadeva da tempo: compattare la magistratura. (la Repubblica)