"Il Premier un interlocutore da rispettare". La corrente delle toghe striglia Patarnello
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Dopo due giorni in cui il giudice Marco Patarnello sembrava destinato a diventare un'icona della libertà di espressione e dei giudici che "resistono", adesso anche dall'interno della sua categoria arrivano parole di condanna. Patarnello è diventato famoso dopo che Giorgia Meloni, riprendendo un articolo del "Tempo", ha reso noto il messaggio inviato da Patarnello su una mailing list di toghe: in cui chiamava alla mobilitazione contro la premier, "è più pericolosa di Berlusconi, si muove per visioni politiche e questo rende molto più pericolosa la sua azione. (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
E’ preoccupato per la mail del magistrato Marco Patarnello, sostituto procuratore della Corte di Cassazione, sulla premier Giorgia Meloni? “Non dovrebbe più essere al suo posto, molto banalmente. Ci sono più di 9mila magistrati in Italia, la stragrande maggioranza fanno liberamente e positivamente il loro lavoro. (ilmessaggero.it)
"Meloni - si legge nello stralcio condiviso dalla premier - non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione". (Today.it)
Siamo alle comiche finali. La senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Perugia che riguarda la pubblicazione, da parte del quotidiano Il Tempo, di una corrispondenza del magistrato Marco Patarnello, contenente opinioni personali sulla premier (Liberoquotidiano.it)
Il magistrato Marco Patarnello, di cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato uno stralcio della mail che la riguarda, "non dovrebbe più essere al suo posto, molto banalmente", afferma il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini a margine della sigla dell'accordo sul Campus Bovisa Nord del Politecnico di Milano. (L'HuffPost)
Giorgia Meloni si è sfogata sui social. E lo ha fatto a ragione veduta. (Liberoquotidiano.it)
In queste ore sta per essere presentata un’interrogazione parlamentare alla Camera e al Senato in cui si invita il Guardasigilli Carlo Nordio a «disporre un’ispezione» e a procedere «con un’azione disciplinare» contro il magistrato iscritto a Magistratura democratica (che i suoi al Giornale definiscono «neanche tra i più barricaderi»), i componenti laici di centrodestra del Consiglio superiore della magistratura sono pronti a chiedere l’apertura di una pratica di tutela dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura e l’eventuale trasmissione della pratica alla Prima commissione per l’attivazione dell’azione disciplinare e di un procedimento disciplinare per il «trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale». (il Giornale)