Gaetano Pesce a Napoli: arte e interpretazione

Gaetano Pesce a Napoli: arte e interpretazione
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L’esposizione pubblica di Tu si na cosa grande di Gaetano Pesce al centro di Piazza Municipio di Napoli ha suscitato polemiche e pareri contrastanti. Non ho avuto modo di vedere l’opera di persona, ma non credo sia importante ai fini di quello che mi preme dire. Mi ha colpito una dichiarazione della curatrice Silvana Annicchiarico riportata (fedelmente?) sul Corriere della Sera del 10 ottobre 2024: «Il bozzetto e il modello rispettano in scala la forma che Gaetano aveva ideato: in piazza la dimensione reale può effettivamente favorire l’interpretazione fallica. (doppiozero)

La notizia riportata su altri giornali

La statuetta del celebre presepe di San Gregorio Armeno, creata dall’artigiano Marco Ferrigno, è uno dei diversi esempi apparsi nel capoluogo campano. Da Napoli all’Italia intera. (Il Fatto Quotidiano)

"Che rob'e è chest nu pulicinell senza bracc?". Come dire: una cosa impossibile, senza capo né coda, che ricorda tutt'altro. (la Repubblica)

L’ultima polemica riguarda appunto il lato economico, mentre sui social l’installazione è ormai virale anche per via della forma che ha suscitato non poca ironia. È Il Mattino a fare i conti sul Pulcinella stilizzato di cui si parla da diversi giorni. (Il Fatto Quotidiano)

I figli di Gaetano Pesce: «Con il suo Pulcinella non voleva essere osé né offendere Napoli»

Napoli – “Giuro è la prima volta che succede”. L’installazione che in questi giorni ha fatto discutere tutta Italia, infatti, si è rimpicciolita in pochi secondi, ripiegandosi su stessa e lasciando l’intera città a bocca aperta. (Lercio)

“Importante che se ne parli”. “Purché se ne parli”. Da più parti sentiamo ripetere queste parole a proposito dell’opera d’arte di Gaetano Pesce, esposta a Napoli. In verità, i giudizi e i commenti su di essa sono quasi tutti negativi, ironici, sarcastici. (Avvenire)

«Dove è adesso, nostro padre starà sicuramente sorridendo! Di certo, non avrebbe mai pensato di offrire a Napoli qualcosa di offensivo o scontato. (Corriere della Sera)