I figli della vittima della finta badante: «È stata da noi 15 giorni poi mamma è morta. Ci scriveva dicendo che le mancava tanto»

I figli della vittima della finta badante: «È stata da noi 15 giorni poi mamma è morta. Ci scriveva dicendo che le mancava tanto»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Più informazioni:
Corriere della Sera INTERNO

«A pelle c’era qualcosa che non andava con Paola, avrei dovuto ascoltare il mio istinto». Stefania Miglioranza ragiona con il senno di poi ma, alla luce di quello che sembra sia accaduto a sua madre, ha tutte le ragioni del mondo. A poche ore dall’arresto di Paola Pettinà, la badante che nel 2023 potrebbe aver ucciso con un’ overdose di barbiturici la signora Imelda Stevan Miglioranza di Sandrigo, 81 anni, mamma di Stefania e Diego, è il momento di mettere in ordine i pensieri e riavvolgere il nastro di quei giorni. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

La donna avrebbe intossicato gli anziani con dosi letali di farmaci. (leggo.it)

La 46enne di Sondrigo (Vicenza) avrebbe acquistato 272 confezioni di Xanax, secondo quanto emerge. (Fanpage.it)

Si chiude il cerchio delle indagini per una donna di 46 anni che si è finta una operatrice sanitaria e tra il 2022 e il 2024 ha assistito alcuni anziani a cui avrebbe somministrato dosi massicce di Xanax, Tavor, Lorazepam e Trittico. (Today.it)

Paola Pettinà, chi è la badante accusata di aver usato i farmaci come arma sugli anziani: ex commessa, aveva letto in chiesa il commiato della vittima

Finita in carcere quattro giorni fa con l’accusa di aver ucciso l’81enne Imelda Stevan, adesso la posizione della donna si è aggravata: è infatti indagata anche per tre nuovi decessi, che porterebbero a 4 il conto degli omicidi. (Il Fatto Quotidiano)

Psicofarmaci agli anziani, la badante killer arrestata: “Erano agitati, non volevo far loro del male” BOLOGNA – Un omicidio volontario aggravato, tre decessi sospetti e cinque tentati omicidi: è un quadro gravissimo quello dell’accusa nei confronti di Paola Pettinà, la finta badante di 46 anni arrestata nei giorni scorsi a Vicenza con l’accusa di aver ucciso un’anziana di 81 anni con la somministrazione di dosi massicce di psicofarmaci e antidepressivi. (Dire)

Se l’ipotesi della procura dovesse essere confermata, emergerebbe il quadro di una donna con una personalità narcisista, senza scrupoli, e molto sicura di sè: Paola Pettinà, che sui social si faceva chiamare «Paoletta», è la badante quarantaseienne arrestata dai carabinieri con l’accusa di omicidio di un’anziana donna, tentato omicidio di altre quattro persone che assisteva, rapina, spaccio di medicinali e autoriciclaggio. (Corriere della Sera)