Ciclista morto, scintille tra Pd e Lega

Ciclista morto, scintille tra Pd e Lega
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
MilanoToday.it INTERNO

Scoppia una polemica politica sulla morte di Francesco Caputo, l'ingegnere di 35 anni morto martedì, dopo 11 giorni di agonia in ospedale in seguito all'incidente che aveva subìto in via Soperga a Milano la sera dell'11 ottobre, quando un automobilista aveva aperto la portiera dell'auto colpendo l'uomo, che stava arrivando in bicicletta. Il Pd regionale, con la segretaria Silvia Roggiani e il consigliere al Pirellone Paolo Romano, ha commentato il decesso esprimendo la vicinanza alla famiglia e aggiungendo che "le persone morte in strada sono tantissime in Italia, troppe, e c'è ancora molto da fare a livello nazionale e locale, soprattutto di fronte a un governo che, con la riforma di Matteo Salvini, di fatto rende più pericolose le nostre strade". (MilanoToday.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Chissà, un giorno avrebbe riportato il suo sapere e i suoi talenti in Salento, da cui proveniva, per tornare ad arricchire una terra spesso depauperata delle sue forze migliori. (IL GIORNO)

Il 35enne, ingegnere biomedico originario del Salento ma residente a Milano, aveva urtato violentemente contro la portiera di un'auto che il conducente aveva aperto senza accorgersi del suo arrivo. (Fanpage.it)

E una sola richiesta: 'Basta morti in strada'. Attiva la lettura vocale Dolore, rabbia, silenzio. (Virgilio)

Ciclista morto a Milano, il Pd dà la colpa alla legge Salvini che ancora non è in vigore

I sogni e i progetti svaniti in una serata umida e carica di pioggia: lo scontro con un'auto, il volo a terra e la morte dopo 11 giorni di coma. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La morte di Francesco Caputo riaccende il dibattito sulla necessità di tutelare chi si sposta in città in bicicletta. Salentino, 35 anni, Caputo si è spento dopo essere stato in coma per una decina di giorni in seguito ai traumi riportati l’11 ottobre, quando si è scontrato con la portiera di un’auto, in via Soperga, all’incrocio con via Marocco, nei dintorni della stazione Centrale. (IL GIORNO)

Il fenomeno può spaziare dalla meteorologia ai rigurgiti neofascisti in Nuova Caledonia, ma nella fattispecie coinvolge una tragedia della cronaca. (Liberoquotidiano.it)