Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru pronte a comprare crediti su emissioni da Tesla
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I gruppi automobilistici Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru sono pronti ad acquistare crediti per le emissioni di Co2 da Tesla per evitare le multe europee legate al regolamento Ue sulle emissioni. È quanto emerge da un documento pubblicato dalla Commissione europea. I cinque produttori, che rappresentano quasi il 30% del mercato europeo delle auto nuove, infatti, rischiano sanzioni con il rafforzamento degli standard europei sulle emissioni di Co2 nel 2025. (Il Messaggero - Motori)
Su altri giornali
La Commissione Europea non cede alle pressioni dell’industria automobilistica. Conferma la sua posizione sulle normative riguardanti le emissioni di CO2 delle nuove auto. (QN Motori)
Hoekstra, successore del connazionale Frans Timmermans in uno dei ruoli più delicati della Commissione europea, è dunque irremovibile, nonostante le crescenti pressioni per un cambio di rotta che alleggerisca i rischi gravanti sull'industria continentale. (Quattroruote)
Questo quanto emerge dalle dichiarazioni rilasciate dal commissario per il Clima, Wopke Hoekstra, nel corso di un'interrogazione sulla normativa Cafe promossa da un gruppo di eurodeputati. (La Gazzetta dello Sport)
Sulle multe l'Ue non torna indietro. Nonostante le proteste di alcuni Paesi (tra cui l'Italia) e il pressing delle case costruttrici, le regole sulle emissioni di Co2 per le auto entrate in vigore a gennaio 2025 non saranno modificate. (Today.it)
Un gruppo di case automobilistiche di primissimo piano, tra cui Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru vorrebbero mettere in comune le emissioni di anidride carbonica con Tesla. Lo stesso potrebbe accadere per Volvo, Polestar e Smart: stanno pianificando di mettere in comune le proprie emissioni con Mercedes. (Vaielettrico.it)
Una revisione delle multe europee per le case automobilistiche che non rispettano gli obiettivi di riduzione delle emissioni «causerebbe una distorsione» della concorrenza. A dirlo è il commissario Ue al Clima, Wopke Hoekstra (nella foto in alto), che chiude la porta alla proposta di riapertura dei regolamenti europei chiesta a gran voce – tra gli altri – dal governo italiano. (Open)