Ford, Stellantis e Toyota, scatta l’alleanza per evitare le multe UE. Con l’aiuto di Tesla
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L’unione fa la forza. Anche quando si tratta di evitare multe miliardarie: il riferimento è alla nuova “verde alleanza” fra case costruttrici di automobili, pensata per schivare le sanzioni che la UE vorrebbe imporre alle aziende che superano i severi valori di emissioni di CO2 medi di gamma, in vigore col nuovo anno appena iniziato. Le nuove norme obbligano i car makers a costruire più automobili elettriche, che però il mercato non assorbe, o a rallentare la fabbricazione di auto tradizionali, a scapito della produzione industriale (e, conseguentemente, dell’occupazione). (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Lo stesso potrebbe accadere per Volvo, Polestar e Smart: stanno pianificando di mettere in comune le proprie emissioni con Mercedes. Un gruppo di case automobilistiche di primissimo piano, tra cui Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru vorrebbero mettere in comune le emissioni di anidride carbonica con Tesla (Vaielettrico.it)
Il commissario Hoekstra stronca le speranze del governo: «Le regole restano, altrimenti chi rispetta gli obiettivi verrebbe danneggiato» (Open)
Stop alle multe, ma avanti con il piano Draghi e una politica industriale coerente con la decarbonizzazione e la digitalizzazione dell'automotive nel 2025 (Agenda Digitale)
Lo ha confermato ieri il commissario per il Clima, Wopke Hoekstra, rispondendo a un'interrogazione di un numeroso gruppo di eurodeputati (tra cui gli italiani Susanna Ceccardi e Roberto Vannacci). Nonostante le proteste di alcuni Paesi (tra cui l'Italia) e il pressing delle case costruttrici, le regole sulle emissioni di Co2 per le auto entrate in vigore a gennaio 2025 non saranno modificate. (Today.it)
I colossi dell'automotive faranno gruppo in una sorta di pool finalizzato alla condivisione delle emissioni di CO2, così da rispettare la stringente normativa europea. Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru si uniscono a Tesla per una collaborazione che riguarda le emissioni inquinanti. (QuiFinanza)
L’Europa non si piega e tira dritto, rispondendo senza esitazione ai sovranisti che chiedono una revisione delle sanzioni per le emissioni di CO2 delle auto. (FIRSTonline)