L'imprenditore Salvatore Silvestri uomo delle aste immobiliari per il clan Amato Pagano

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Cronache della Campania INTERNO

Salvatore Roselli, il pentito di camorra del clan Amato Pagano nei suoi verbali ha riferito ai pm quali erano gli altri interessi del ‘gruppo’. il “core business” del gruppo negli utlimi era rappresentato dal sistema delle aste giudiziarie con le quali riciclavano gran parte degli introiti illeciti con investimenti puliti. PUBBLICITA E’ controllato “da tale Salvatore detto Sasa’ delle aste”, spiega il pentito l’11 maggio del 2023 in un verbale allegato alla misura cautelare firmata dal gip di Napoli Isabella Iaselli per i 53 indagati. (Cronache della Campania)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ricchezza ostentata su Tik Tok e Instagram. A dirigere il clan c'erano le donne, ma le estorsioni erano veri e propri momenti di addestramento per i minori, aspiranti boss. (La Repubblica)

Il clan degli Scissionisti di Secondigliano utilizzava anche i social per farsi pubblicità, mirando ai giovani: su Instagram e Tiktok le foto del lusso sfrenato, per strada i cortei con Ferrari e Lamborghini. (Fanpage.it)

Insieme con lei gestivano il clan anche Gennaro Liguori (marito della nipote di Raffaele Amato, classe ’65); il marito di Debora, Domenico Romano, Enrico Bocchetti (genero di Cesare Pagano) e da Emanuele Cicalese (genero di Raffaele Amato, classe ’65). (anteprima24.it)

Blitz al clan Amato-Pagano, un camorrista alla figlia: “Mò babbo ti porta a fare l’estorsione”

NAPOLI. Una frase secca, pronunciata il 17 maggio 2023 dal pentito Salvatore Roselli detto “Frizione”, fa crollare il mito secondo cui il clan Amato-Pagano si occupa esclusivamente del traffico di sostanze stupefacenti a grandi livelli. (ROMA on line)

C’è un nuovo collaboratore di giustizia inserito nell’indagine che ha colpito il clan Amato Pagano. Si tratta dell’ex narcos Enrico D’Ambrosio che si occupava di rifornire diversi clan e da ultimo, dopo la sua scarcerazione, era stato raccomandato dalla cosca ‘ndranghetista dei Molè al clan di Melito con il quale ha collaborato, sia pure non in via esclusiva, dal settembre 2021 alla primavera del 2023. (Internapoli)

Frasi crude e spietate, come questa detta da un camorrista 33enne alla figlia, che facevano parte di una mentalità molto dura con cui i minorenni venivano addestrati a commettere le estorsioni. È quanto emerge dalle indagini della Direzione investigativa antimafia di Napoli che questa mattina hanno portato all’arresto di 53 persone affiliate al clan Amato-Pagano: 43 in carcere e 10 ai domiciliari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)