Carmine Gallo, com’è morto l’ex superpoliziotto che sapeva i segreti di mezza Italia: i risultati dell’autopsia
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Milano – Sarebbe morto a causa di un infarto cardiaco Carmine Gallo, l’ex poliziotto al centro delle inchieste sul presunto spionaggio illegale messo in atto dall’azienda investigativa Equalize. I primi esiti dell’autopsia sul corpo, eseguita oggi 12 marzo, hanno quindi rilevato che si è trattato di morte naturale: non è emerso alcun segno di puntura o lesioni sul corpo. Al momento del decesso, avvenuto il 9 marzo, Gallo si trovava gli arresti domiciliari nella sua casa di Garbagnate Milanese (IL GIORNO)
Su altre testate
I primi risultati dell'autopsia eseguita sul corpo di Carmine Gallo, morto il 9 marzo nella sua abitazione a Garbagnate Milanese, hanno rivelato che la morte dell'uomo sarebbe stata "naturale" e causata da un "infarto". (Il Giornale d'Italia)
Dalle prime analisi non è emerso alcun segno di puntura o lesioni. Gallo, considerato il capo dell’agenzia di «spioni» Equalize di Milano, si trovava ai domiciliari dall’ottobre scorso con l’accusa di associazione delinquere, accesso abusivo a sistemi informatici e altri reati. (Corriere Milano)
Quella di Carmine Gallo è stata una morte naturale per infarto. È l’indicazione emersa dall’autopsia, eseguita sul corpo del superpoliziotto morto lo scorso 9 marzo, mentre era ai domiciliari nella sua casa a Garbagnate Milanese (Open)
Le esequie si terranno a Garbagnate Milanese venerdì alle 16, nella basilica dei Santi Eusebio e Maccabei in via Gran Sasso. Carmine Gallo è morto il 9 marzo nella sua casa a Garbagnate per un infarto, come ha stabilito l'autopsia eseguita e a cui seguiranno ulteriori esami. (Prima Milano Ovest)
Dopo la sua morte, la procura diretta da Marcello Viola, con la pm Giancarla Ser… (La Repubblica)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)