Ucraina, Zelensky: "Fine della guerra attraverso la via della diplomazia"

Ucraina, Zelensky: Fine della guerra attraverso la via della diplomazia
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Di Euronews Il presidente ucraina ribadisce che la via diplomatica è l'unica per porre fine al conflitto contro la Russia. Zelensky si è poi detto fiducioso che con l'arrivo di Trump alla Casa Bianca la pace sarà più vicina PUBBLICITÀ Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di sperare che la guerra con la Russia finisca nel 2025 attraverso mezzi diplomatici. In un'intervista radiofonica, Zelenskyy ha detto che l'Ucraina deve fare tutto il possibile per porre fine alla guerra il prossimo anno attraverso i colloqui piuttosto che con la forza militare. (Euronews Italiano)

Se ne è parlato anche su altri media

L'analisi di Fabio Tonacci. (la Repubblica)

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, durante la sua campagna elettorale si è impegnato in più occasioni a fermare le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. I suoi discorsi su questo argomento spaziavano dal sottolineare che se fosse stato presidente, queste guerre non sarebbero scoppiate, al suggerire che quando fosse salito al potere, le avrebbe fermate. (Notizie Geopolitiche)

"Da parte nostra dobbiamo fare di tutto per porre fine alla guerra l'anno prossimo con mezzi diplomatici". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando a Radio Ucraina. Zelensky si aspetta il sostegno del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump in caso di colloqui tra Kiev e Mosca sulla guerra e ha descritto una "Ucraina forte" come fondamento di tali colloqui. (Il Sole 24 ORE)

La corsa contro il tempo di Zelensky per vincere la guerra prima che arrivi Trump

Mancano ancora due mesi all’insediamento ma la rielezione di Donald Trump sta già sollevando onde importanti su quello che, almeno per quanto riguarda la politica estera, si dà per scontato sarà il suo primo intervento: la guerra su vasta scala esplosa in Ucraina dopo l’invasione russa. (L'Eco di Bergamo)

Putin resta fermo sulle condizioni poste all’Ucraina per il negoziato, quasi un ultimatum: riconoscimento dell’annessione russa delle quattro province del sud e dell’est del Paese (Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk), oltre la linea attuale del fronte, garanzia di neutralità e quindi non ingresso nella Nato, fine degli aiuti occidentali a Kiev e delle sanzioni contro Mosca. (ilmessaggero.it)

È esattamente l’obiettivo che la Russia si proponeva, e il comunicato del ministero della Difesa di Mosca non lascia dubbi in merito: si vanta di aver «colpito tutti i bersagli prefissati dell’infrastruttura energetica» ucraina, proprio mentre i meteorologi stanno pronosticando l’imminente arrivo del freddo dell’inverno. (La Stampa)