"Un Nuovo Medio Oriente? Le prospettive d’Israele dopo la caduta di Assad": una conferenza dell'UAII
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Di Anna Balestrieri Ha avuto il sapore di un incontro tra vecchi amici la conferenza organizzata dall’Unione Associazioni Italia Israele, disponibile sul canale YouTube e promossa anche tramite Facebook. Un’occasione auspicata dagli iscritti per analizzare i cambiamenti geopolitici in Medio Oriente e il loro impatto su Israele, con un focus specifico sul contesto successivo alla caduta del regime di Assad in Siria (Mosaico-cem.it)
La notizia riportata su altri giornali
Quando Israele ha lanciato le sue operazioni di terra a Gaza, Beit Lahia era già stata ampiamente distrutta a causa di molti giorni di incessanti bombardamenti israeliani che hanno ucciso migliaia di persone. (Infoaut)
Nella resistenza millenaria alle persecuzioni che ha consentito la sopravvivenza del popolo ebraico, rifulgono i leader: sono tanti fin dalla Bibbia. Oggi alla loro lista si aggiunge il nome di Benjamin Netanyahu, con la sua sfida al mondo che ha restituito a Israele il ruolo di responsabilità e di eccezionalità che il 7 ottobre gli aveva strappato. (il Giornale)
Iniziando dalla fine: dal 25 aprile della Siria che ha posto termine a una dittatura dinastica durata oltre mezzo secolo. Diciamolo chiaramente, senza timore di essere smentiti: non potrà mai esserci nulla peggio degli Assad padre e figlio. (Il Fatto Quotidiano)
Tra guerre e autoritarismi, il 2024 è stato un pessimo anno per la politica internazionale, forse l’apripista di un 2025 ancora più nefasto. Che responsabilità hanno i protagonisti? Il presidente uscente Usa Joe Biden è al di sotto della sufficienza, con un 4, chiudendo miseramente quella che nei primi anni era stata una presidenza di grande successo. (La Stampa)
Di Herb Keinon Sei vicende chiave in un anno colmo di eventi (accaduti a un ritmo straordinario anche per gli standard israeliani) Israele ha risolutamente invertito la marea sul piano militare, ma non sul piano diplomatico. (israele.net)
Gli Usa guardano a Trump, a cosa succederà con l’anno nuovo; l’Europa guarda alle crisi economiche e politiche di Francia e Germania che non possono che peggiorare (le previsioni); Israele va avanti, tra consensi e poca opposizione, con la sistematica distruzione del popolo palestinese. (La Voce di New York)