Medio Oriente: un anno di svolta
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Se il 2024 è stato un anno di grandi cambiamenti in tutto lo scenario internazionale, il Medio Oriente è certamente la regione in cui questi mutamenti sono stati più significativi. D’altra parte, se una svolta per quest’area era già stata segnata il 7 ottobre 2023, con l’attacco di Hamas a Israele, le conseguenze più ampie di questa svolta si sono in gran parte viste nel 2024. Dalla Striscia di Gaza, dove il bilancio delle vittime provocate dalle operazioni israeliane ha superato quota 45 mila, la guerra si è ampliata al Libano e, più o meno indirettamente, a Siria, Iraq, Yemen e Iran (ISPI)
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La storia di Israele, lunga 76 anni, come la storia di tutti i paesi è segnata da anni fondamentali, anni memorabili, anni che definiscono e modellano il futuro del paese. Sei vicende chiave in un anno colmo di eventi (accaduti a un ritmo straordinario anche per gli standard israeliani) Israele ha risolutamente invertito la marea sul piano militare, ma non sul piano diplomatico. (israele.net)
Il dibattito accesissimo scatenatosi nell’opinione pubblica europea e americana dopo il pogrom del 7 ottobre riguarda qualcosa che va al di là del giudizio sulla reazione di Israele a quell’evento. Riguarda l’identità ebraica e naturalmente il suo rapporto con la nostra identità, di noi non ebrei intendo: con ciò che noi siamo stati fino a ieri e siamo oggi. (Corriere della Sera)
Poco più di un anno fa, il 7 ottobre 2023, Israele sembrava perduto. Che anno è stato quello che si chiude, e che anno sarà quello nuovo. (il Giornale)
Quando Israele ha lanciato le sue operazioni di terra a Gaza, Beit Lahia era già stata ampiamente distrutta a causa di molti giorni di incessanti bombardamenti israeliani che hanno ucciso migliaia di persone. (Infoaut)
Oggi alla loro lista si aggiunge il nome di Benjamin Netanyahu, con la sua sfida al mondo che ha restituito a Israele il ruolo di responsabilità e di eccezionalità che il 7 ottobre gli aveva strappato. (il Giornale)