Lentini, la morte di Margaret: spunta il giallo delle certificazioni
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«In questo studio si svolgeranno solo visite pre operatorie e controlli post intervento». Era il 2009 quando in un’autocertificazione inviata alla Asl e al Comune di Roma uno dei titolari dello studio in via Cesare Pavese a Roma, zona Eur, assicurava che lì non si sarebbero fatti interventi ma solo verifiche prima e dopo gli interventi. Ma proprio in quello studio dove «non si poteva operare», come appurato da indagini amministrative, fu sottoposta il 4 novembre scorso ad un intervento Margaret Spada, appena 22 anni. (Giornale di Sicilia)
Se ne è parlato anche su altre testate
Edizione conclusa con la vittoria di Jannik Sinner. . (Tuttosport)
Prima di affidarsi a specialisti di ogni genere, seppure supportati da ottimi feedback sui canali social, sarebbe prima di tutto opportuno consultarsi con il proprio medico di famiglia, che conosce la storia e il quadro clinico di ognuno dei suoi pazienti, può suggerire gli esami preventivi da eseguire per ridurre i margini di rischio in vista di ogni intervento e verificare l’attendibilità e esperienza dello specialista, pure attraverso una semplice ricerca dei curricula, disponibili sul sito dell’Ordine dei Medici, dove figurano le specializzazioni conseguite e per le quali ogni medico è abilitato ad esercitare”. (SiracusaOggi.it)
Un problema di salute sconosciuto alla vittima, o un errore dei medici. Un'operazione praticamente di routine, che probabilmente però non poteva essere effettuata da Marco e Marco Antonio Procopio, proprietari del centro nella zona a Sud della Capitale. (ilgazzettino.it)
Di Nettuno e con un’attività anche a Latina il chirurgo estetico Marco Antonio Procopio, indagato assieme al padre, Marco Procopio, per la morte della 22enne siciliana Margaret Spada che – dopo una ricerca sui social – si era rivolta al loro studio, a Roma Eur, per sottoporsi ad un intervento di rimodellamento del naso. (Radio Studio 93)
In chiesa c'è tutta la famiglia: i genitori e la sorella che hanno chiesto rispetto per il loro dolore ed hanno disposto, con il consenso della parrocchia, il divieto di fare foto e riprese. Sulla vicenda la Procura di Roma ha aperto una inchiesta. (Gazzetta del Sud)
Nello studio non potevano essere eseguiti interventi chirurgici, ma solo estetici. Da chiarire quale sostanza sia stata iniettata alla giovane come anestesia, oltre al tipo di operazione a cui si è sottoposta (Open)