I tifosi argentini scendono in piazza per difendere i pensionati dalla polizia
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Un muro di colori si è eretto ieri nelle strade di Buenos Aires, formato da donne e uomini di tutte le età. Erano gli hinchas, tifosi di decine di club argentini che hanno messo da parte le rivalità sportive per una causa comune: la difesa dei pensionati che da mesi, ogni mercoledì, manifestano nella capitale contro le politiche antipopolari del presidente Milei. E lo fanno sfidando la violenza della polizia, come quella che poche settimane fa si è riversata verso Carlos Dawlowfki, 75enne in pensione che in piazza indossava la maglia del Chacarita Juniors, squadra di Buenos Aires militante nella seconda serie argentina. (L'INDIPENDENTE)
La notizia riportata su altre testate
Decine di feriti, tra cui un fotografo, Pablo Grillo, in condizioni gravissime dopo essere stato colpito alla testa da un fumogeno sparato dalla polizia ad altezza d’uomo. Oltre 150 gli arresti. Battaglia campale mercoledì pomeriggio nel centro di Buenos Aires, davanti al palazzo del Congresso, durante la consueta manifestazione del mercoledì per l’adeguamento delle pensioni e contro i tagli e l’austerità del governo ultraliberista di Javier Milei. (Il Fatto Quotidiano)
Nonostante le forti polemiche e le critiche per la dura repressione della manifestazione di mercoledì a sostegno dei pensionati, il governo argentino di Javier Milei ha difeso l'operato delle forze dell'ordine e ha presentato oggi una denuncia per "sedizione, attentato all'ordine costituzionale e associazione a delinquere" nei confronti di quelli che considera gli organizzatori e promotori degli scontri. (Tiscali Notizie)
La manifestazione dei pensionati di Buenos Aires è finita con una donna di 87 anni ricoverata per percosse e il fotoreporter Pablo Grillo in prognosi riservata dopo un’operazione al cranio per un candelotto lacrimogeno sparato alla testa dalla polizia antisommossa. (Il Fatto Quotidiano)

Una battaglia campale, che si è scatenata nel pomeriggio di mercoledì nel centro della città dove i manifestanti si erano radunati per dire no ai tagli del governo ultraliberista di Javier Milei. (la Repubblica)
Le prime cariche e lanci di lacrimogeni si sono registrate ancor prima dell’inizio della manifestazione, fissato per le 17 ora locale, mentre colonne di manifestanti, contravvenendo il protocollo del governo che vieta di interrompere il traffico stradale, si dirigevano verso l’emblematica piazza del Parlamento. (Il Fatto Quotidiano)
A Callao e Bartolomé Mitre, le forze di sicurezza hanno represso gli anziani, i lavoratori della stampa, i sindacati e i tifosi delle squadre di calcio con gas e proiettili di gomma. (Contropiano)